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Con i corti, per scoprire luoghi e storia della perla delle Dolomiti

Cortinametraggio. Eventi, arte e ospitalità per la diciottesima edizione del festival


Cortina d’Ampezzo © Denis Jankovic

Tappeto rosso diffuso su tutto il territorio cittadino, tra proiezioni, incontri pubblici e occasioni mondane, presentazioni ed eventi culturali. Con un ampio corollario di momenti da poter riservare al relax: dalla gastronomia allo shopping, dallo sport al wellness. L’appuntamento con Cortinametraggio – la manifestazione dedicata al meglio della cinematografia breve italiana – punta ad essere ancora una volta volano culturale per Cortina d’Ampezzo, facendo perno su diverse location d’eccezione nella “perla delle Dolomiti”.

Il festival fondato e diretto da Maddalena Mayneri, giunto alla diciottesima edizione, si svolgerà dal 21 al 26 marzo prossimi e vedrà la partecipazione di grandi nomi del cinema – come, solo per citarne alcuni: Laura Morante, Francesco Pannofino, Pier Giorgio Bellocchio –, volti più o meno noti di piccolo e grande schermo, firme specializzate di stampa e web. Saranno 26 i cortometraggi in gara nell’edizione 2023 (scelti tra 421 opere) per aggiudicarsi i premi in palio, dal miglior corto (Premio Rai Cinema Channel) ai talenti emergenti.


Appuntamenti diffusi in spazi che connotano lo stile di vita contemporaneo della città ma anche luoghi della tradizione, tra cultura e mondanità, coinvolgendo le diverse anime di Cortina.


L’epicentro sarà l’Alexander Girardi Hall, centro congressistico – ma anche cinema, teatro, auditorium –, adiacente al centro storico di Cortina, dove saranno proiettati i 26 corti in concorso (tutti italiani) e una selezione fuori concorso dedicata all’Afghanistan, in quattro sessioni tra il 21 e il 24 marzo. La struttura polifunzionale, intitolata al cantante ed attore dell’operetta viennese di fine Ottocento, nato a Graz, in Austria, da padre di origine ampezzana – e al cui interno trovano spazio anche l’antico Museo delle Regole, un centro di studi naturalistici e storici e ricostruzioni della Grande Guerra – sarà il cuore pulsante della manifestazione e ospiterà la cerimonia di apertura e le premiazioni a chiusura del Festival.

Altro punto focale sul territorio cittadino sarà l’Hotel de la Poste, luogo simbolo della Cortina mondana: è il più antico albergo della città, con vista sulle Dolomiti, dove hanno soggiornato personaggi storici, artisti e scrittori da tutto il mondo. La storica camera 107, ad esempio, è stata  a lungo la suite di Ernest Hemingway: qui, negli anni ‘50, il grande scrittore statunitense finì la stesura del capolavoro “Di là dal fiume e tra gli alberi”, con una macchina da scrivere tuttora custodita dall’hotel e protagonista – insieme ad altre memorabilia appartenute all’autore, come foto, oggetti e lettere – di una mostra inaugurata presso la struttura alberghiera a dicembre e che sarà visitabile fino a maggio (per poi spostarsi presso il Palazzo Antonelli Augusti Castracane dalle 100 finestre, altra dimora storica dello scrittore in provincia di Ancona). Al “Poste”, nell’ambito di Cortinametraggio, si alterneranno, tra il 22 e il 25 marzo, eventi di diverso genere: dalle presentazioni di libri agli incontri con registi e giurati del festival.

A lasciare un segno, nel calendario del festival, tra le strutture che puntano su un mix di ospitalità, natura e benessere sarà il Rosapetra Spa Resort, boutique hotel a cinque stelle dal design contemporaneo, realizzato – sullo sfondo del massiccio delle Tofane (famoso per la caratteristica colorazione rosa delle sue rocce con le luci dell’alba e del tramonto) – utilizzando materiali che richiamano la tradizione e il territorio, come il legno d’abete e la pietra. La sua Spa è inclusa tra le 100 migliori d’Europa secondo la Guida Touring. La struttura, a pochi minuti di auto dal centro di Cortina, ospiterà l’incontro previsto per il 25 marzo tra la stampa e i registi dei cortometraggi presentati nel corso della rassegna.

Appuntamento con l’arte, infine, in stretta connessione con Cortinametraggio, alla Galleria Contemporary&CO, spazio dedicato all’arte contemporanea nel cuore di Cortina d’Ampezzo, con la mostra “Mani mani mani” di Agron Hoti, omaggio dell’artista di origine albanese al critico Philippe Daverio (scomparso nel 2020). La mostra – che ha già fatto tappa, pur con opere diverse, a Milano (alla galleria Cris Contini Contemporary fino al 24 marzo) – nel suo allestimento a Cortina si concentrerà sul mondo dello spettacolo e non solo, da Audrey Hepburn a Jacqueline Kennedy, regine del jet set internazionale. L’inaugurazione sarà il 24 marzo (ore 17.30) con un evento speciale (presso la galleria, dove la mostra sarà visitabile fino al 30 marzo) che rientra nel programma del Festival e durante il quale ospiti del mondo del cinema e dello spettacolo presenti a Cortinametraggio interagiranno con l’artista in una performance dal vivo.

In copertina: Cortina d’Ampezzo

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