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Citröen cala l’asso in città e presenta una due posti superconnessa

Rivoluzione per la casa francese: una piccola elettrica tutta nuova ma con nome evocativo


Citroën Ami 6 del 1968

Sostenibilità, digitalizzazione e design. Sembra una classifica dei trend topic di un social media e invece è l’identikit del nuovo concept firmato Citröen: “oggetto di mobilità urbana”, per tutti Ami One. Niente a che vedere con la storica Ami degli anni ’60, se non per il design di rottura.

La piccola elettrica della casa francese non è il primo esperimento di auto a due posti progettata per la città, ci hanno già pensato Smart, Renault, Toyota (e Aston Martin!) e per un periodo anche la Fiat; e non sono nemmeno le dimensioni del volume compatto lungo 2,50 m, largo 1,50 m e alto 1,50 m a impressionare il pubblico. Anche l’autonomia di 100 chilometri è nella norma.


Le novità qui stanno nel nuovo concetto di mobilità (sostenibilità), nel concentrato di tecnologia (digital) e nell’approccio al design.


CONCETTO DI MOBILITÀ

Citröen è partita da un assunto preciso: proporre un’alternativa valida ai mezzi pubblici che sia più comoda, sicura e fruibile. Così l’utente potrà avere la Ami One solo per 5 minuti, ma anche per 5 giorni. E chi ad esempio si trasferisce per lavoro per un periodo? Potrà guidare la vetturetta per 5 mesi e poi riconsegnarla. O ancora sarà possibile noleggiarla a lungo termine per 5 anni con un canone fisso che include, oltre alla normale manutenzione, anche il parcheggio. Sarà possibile quindi trovare la modalità di affitto più consona alle proprie esigenze.

CONCENTRATO DI TECNOLOGIA

Per avere la Ami One basta avere uno smartphone. Si prenota, si configurano i servizi richiesti e si pianifica la consegna on line.  E ancora per aprirla basta inquadrare un QR Code sulla portiera e controllare tutti i parametri del veicolo con l’app dedicata. E se il device si scarica basta poggiarlo sul cruscotto per la ricarica wireless. Sembra quasi un paradosso ma il miglior termine per definire la piccola francese è… smart!

APPROCCIO AL DESIGN

Simmetrica, uguale davanti e dietro. Lo scudo anteriore può andare al posteriore e viceversa; la portiera di destra è uguale a quella di sinistra (lato passeggero con apertura solita, lato guida controvento) e i parafanghi, con gli ormai famosi Airbump®, sono scambiabili in diagonale. Ma colpisce ancora di più l’asimmetria interna: il posto del passeggero, in posizione fissa, è più arretrato rispetto al sedile del guidatore, questo permette di aumentare il vano di carico per il quale lo stilista Damien Béal ha realizzato un set di valigie ad hoc. Il tutto illuminato da un tetto in tela ad apertura manuale. Un design accattivante di certo, innovativo e singolare.

Insomma, o la odi o la Ami.

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