Dal product design agli allestimenti, le soluzioni di Salmistraro, Ricciardi, Biasi, Aversa e Silva
Dal cinese Ma Yansong all’ungherese Yona Friedman fino all’italiano Carlo Ratti sono numerosi i volti noti internazionali di designer e architetti presenti al Fuorisalone 2018 di Milano. Ma tra i professionisti che già hanno segnato una generazione, si trovano altrettanti giovani talenti, e tra loro si fanno spazio anche tante donne italiane.
Elena Salmistraro è una di loro. Milanese, classe 1983, nel 2009 fonda il suo studio con Angelo Stoli, con il quale realizza oggetti d’interior design. Nel 2011 si fa notare come professionista proprio in occasione del Fuorisalone, e dopo anni di lavoro e sperimentazioni, nel 2017 vince il premio come miglior designer esordiente al Salone del Mobile Milano Award. Tra i brand con cui ha collaborato anche Alessi, London Art, Bosa, Yoox e Stone Italiana. Cosa sta presentando in questi giorni? Numerosi progetti, dai coloratissimi vasi in ceramica Primates, che si ispirano alla faccia dei primati, prodotte da Bosa e in mostra nello store Replay in piazza Gae Aulenti, fino alla collezione di statuette “Most illustrious” esposta nella hall 16 del Salone del Mobile.
Ogni pezzo rappresenta un maestro del design in particolare abbiamo raffigurato Castiglioni, Mendini, De Lucchi e Dalisi
Elena Salmistraro
Di sei anni più giovane, Sara Ricciardi, è tra le altre promesse del mondo del design. La creatività per lei? “Un muscolo da allenare, ogni cosa può essere fonte di ispirazione”. Per la settimana del design milanese ha realizzato, all’interno del distretto delle 5Vie, Arcadia, un’installazione immersiva che svela in anteprima alcuni dettagli della residenza artistica Schloss Hollenegg for design, (che si svolgerà in Austria a maggio all’interno del castello Hollenegg) mettendo in scena una sua personale riproduzione degli spazi della storica struttura.
Nata nello stesso anno, anche Federica Biasi rientra tra gli “enfant prodige” del design. Art director per Mingardo, brand specializzato nella lavorazione di metalli, Biasi è anche consulente per l’azienda Fratelli Guzzini e si è aggiudicata di recente il Raising Talent awards Maison&Objet Genuary 2018. Fino a domenica sarà possibile scoprire a FuturDome, in via Paisiello 6, il suo ultimo progetto curato per Mingardo, che include numerose lampade e un divano.
E ancora, Annarita Aversa, salernitana di 34 anni fondatrice del progetto Architetti Artigiani Anonimi, è tra i 27 espositori presenti all’interno di Alcova, in via Popoli Uniti 11, ex fabbrica di panettoni di Cova, aperta al pubblico per la prima volta dopo anni di inattività. Aversa sta presentando in questi giorni la nuova collezione di mobili in terracotta Mater Materia, lavorati in alcune fornaci vicino a Salerno.
Dopo alcune esperienze all’estero in Spagna e in Olanda, Annarita è rientrata in Italia dove ha collaborato con designer del calibro di Alessandro Mendini, per poi mettersi in proprio con clienti importanti del mondo del collezionismo d’arte. Il design per lei “è sempre legato ad un luogo, ad una storia e ad una tradizione artigianale”.
Tra le altre giovanissime troviamo Alizarina Silva, nata a Milano nel 1991. Figlia di artisti, che le hanno dato il nome di un pigmento rosso, è laureata in scenografia all’accademia di Belle Arti di Milano e ha conseguito un master presso l’università IUAV di Venezia in Scienze e Tecniche per il Teatro. La sua passione? Dipingere e cucire arazzi con le rimanenze di tessuti della piccola azienda di famiglia creata dal nonno. In questi giorni espone al Salone Satellite alla Fiera Rho (l’appuntamento internazionale del design dedicato agli under 35), per il secondo anno di seguito, insieme a un’altra decina di italiani su una cinquantina di giovani totali provenienti da tutto il mondo.
Nell’immagine di copertina un dettaglio dell’installazione Arcadia, di Sara Ricciardi. Ph Credit Delfino Sisto Legnani.