Le nuove strategie di marketing per bar e ristoranti. L’esperienza USA
© Cha Cha Matcha
Qual è il segreto per il successo di un nuovo brand nel campo della ristorazione? Costruirlo ad hoc per farlo diventare virale sui social. Questo è la ricetta dei designer che negli ultimi anni sono stati chiamati per curare l’immagine dei nuovi locali. Tra loro c’è Laureen Moyal and Devi Rhodes, fondatrici di Paperwhite, studio di branding nato nel 2013, che oggi conta tre sedi: a New York, Chicago e Graz, in Austria.
“Cosa facciamo? Trasformiamo esperienze quotidiane in identità iconiche e impressioni durature – hanno spiegato le due designer statunitensi -, il nostro lavoro cerca di far distinguere i nuovi marchi attraverso un concept accuratamente elaborato per essere in grado di catturare il pubblico”, fatto di persone che si recano in un ristorante, ordinano e postano la foto del piatto e della bevanda che stanno consumando, perché confezionata perfettamente per essere “instagrammable”, cioè fotografata e postata sul social delle immagini per eccellenza.
L’app conta attualmente oltre un miliardo di utenti attivi e il numero è in continua crescita. Comprato da Facebook nel 2012 a 1 miliardo di dollari, Instagram ne vale oggi 100, e si prospetta che in cinque anni raggiungerà i 2 miliardi di iscritti.
Se negli ultimi decenni del ‘900 i brand designer delle grandi aziende dovevano ragionare su format performanti per tv, riviste e cartelloni pubblicitari, è evidente che oggi la battaglia si gioca sui social network
© Paperwhite Studio
Jack’s Wife Freda, bistrò con due sedi a New York, il cui branding è stato realizzato da Paperwhite, è l’esempio di quanto grafica e design possano essere l’input decisivo per far diventare un locale virale. Il punto forte? I piccoli dettagli come le bustine di zucchero con frasi simpatiche come “Sugar for My Honey” e “I Love You a Latte”, che si adattano perfettamente al format di un’immagine fruibile via smartphone, con un’ottica culinaria impeccabile. Input visivi che si traducono in scatti e post sui social: in altre parole pubblicità gratuita per il locale. Il segreto non è tanto quello di riuscire ad inserirsi nel flusso di tendenze, ma di crearne una tutta nuova, che riesca ad attirare persone, prima di tutto per l’esperienza che si vuole fare in un luogo, e solo secondariamente per la sua offerta di prodotti. Un esempio? Cha Cha Matcha, a Manhattan, caffè dove poter comprare il matcha, una varietà di the cinese, tra gli ultimi trend del mondo culinario, con cui vengono realizzati anche dolcetti, e altre pietanze di ogni genere. La particolarità del locale, la cui immagine è stata curata da Manufactur, società di design e marketing con base a Los Angeles, è un’altra però.
© Cha Cha Matcha
Molte delle persone che si recano a Cha Cha Matcha infatti, puntano più che a comprare uno dei prodotti a farsi fare una foto davanti all’insegna al neon con le parole “Matchas Gracias”
“Le tendenze fanno parte della nostra estetica collettiva – ha spiegato Moyal -, identificano ciò che ci piace in un determinato momento e spazio, penso sia molto difficile non tenerne conto nel design”. Una vera e propria rivoluzione nel campo pubblicitario. “Stiamo vedendo che, sempre di più, i marchi dipendono dai social media – ha affermato Nicholas DeNitto, partner di Manufactur – e per i ristoranti, Instagram è considerata la piattaforma più preziosa. Quando i clienti ci chiedono di progettare un brand, contestualmente vogliono anche sapere come condividere i contenuti, come fotografare i diversi elementi e come posizionare gli arredi per renderli fotografabili al meglio”.
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