Gli avventori possono degustare uno dei cento vini disponibili attraverso il sistema Enomatic negli spazi progettati da Archivio Personale e TBF Limited
Nel cuore del Chianti ci accoglie l’Enoteca Falorni, un luogo molto particolare nel quale la sosta diventa un’esperienza ricca di emozioni e di sorprese a 360 gradi. Non è solo un posto gradevole nel quale mangiare ottimi salumi toscani e bere il meglio dei vini regionali, è molto di più. L’ambiente è talmente accogliente da sentirsi a casa propria, l’atmosfera è ideale per leggere un libro e ascoltare della musica, spesso del buon jazz. Insomma, è il salotto di casa ma con una marcia in più. A raccontarci la storia di questa magia è Caterina Bencistà Falorni, figlia di uno dei proprietari, Stefano, il cui socio è il fratello Lorenzo. Caterina è l’anima femminile dell’azienda. Raffinata e alla mano al tempo stesso, si occupa della comunicazione e delle pubbliche relazioni delle aziende di famiglia, dopo essersi laureata in Scienze Politiche e, a seguire, in Comunicazione strategica.
Visitando l’enoteca ci racconta che essa si trova all’interno di una cantina costruita da nobili proprietari terrieri e che per anni ha rappresentato il cuore economico di Greve in Chianti. L’antica struttura con ampie zone a volte di mattoni, corridoi e piccole stanze (un tempo utilizzate come tini per la raccolta delle uve) risale al 1893 e successivamente è stata adibita a cantina dall’Unione Produttori Vino Chianti nel 1906, per essere poi acquistata nel 1913 dal Conte Emanuele Mirafiori d’Alba, che le vendette successivamente ai F.lli Gancia di Canelli nel 1932. Tra gli anni Sessanta e Settanta è appartenuta alla famiglia italo-americana dei Paterno e poi è stata definitivamente abbandonata nel 1975. Nel 1999 la famiglia Bencistà Falorni ne ha acquistato i locali e li ha trasformati nell’attuale Enoteca Falorni, con lo scopo di valorizzare e promuovere i vini del Chianti Classico.
Oggi l’enoteca, pur conservando il suo rapporto con la storia, si presenta con una veste garbatamente rinnovata che la rende luogo ideale per chi cerca un ambiente che sia al tempo stesso intriso di memoria e capace di evocare un immaginario contemporaneo.
Il progetto di rinnovamento è nato dalla collaborazione fra TBF Limited di Tommaso Bencistà Falorni (psicologo di formazione, ottimo grafico con uno spiccato senso estetico e autore di una linea di abbigliamento) e Archivio Personale di Francesca Pazzagli (architetto).
Se il piatto forte è il tagliere di salumi e formaggi (davvero prelibato!) prodotti dall’Antica Macelleria Falorni (Rose di Prosciutto Falorni, Il Salame Toscano, Finocchiona IGP, La Finocchiata, Le Salsiccia di Cinghiale, pecorino fresco, pecorino stagionato, miele, pane tostato olio e aromi), non mancano altre prelibatezze che il giovane team di chef propone oltre alle scelte più consuete, come per esempio il Crostone Brie, miele e noci, il Pastrami chiantigiano, il Maki di prosciutto. Tutti i piatti sono stati ideati da Tommaso Bencistà Falorni con il supporto iniziale dello chef e food designer Giancarlo Nastasia.
E, a proposito di bere, c’è qualcosa di molto divertente. Si può scegliere di prendere un bicchiere di vino o una bottiglia, oppure – modalità che suggeriamo – si può decidere di sperimentare l’innovativo sistema Enomatic che consente l’erogazione del vino a bicchiere in tre dosi (piccolo, medio e grande), con i prezzi indicati sullo schermo sopra ogni degustazione, in base al prezzo della bottiglia. Con questo sistema, il cliente potrà scegliere effettivamente quanto spendere, optando tra due modalità disponibili: la carta prepagata, con la quale potrà scegliere prima quanto spendere; la carta a consumo, con la quale potrà invece degustare senza alcun limite e pagare comodamente alla fine della sua degustazione. E se il giro dell’Enoteca non fosse abbastanza, la famiglia Falorni ha pensato anche a dare vita al Museo del Vino, visitabile grazie a dei tour gratuiti che partono da Enoteca stessa.
Ingredienti
130g di carne
con olio extra vergine di oliva
sale
pepe
succo di limone
paté di olive
pomodori secchi
pinoli
insalata
pane tostato
spezie
senape
Procedimento
Prendiamo circa 130g di carne e la tritiamo finemente a coltello, la mettiamo in un contenitore con olio extra vergine di oliva, sale, pepe e qualche goccia di succo di limone. Amalgamiamo il tutto con un cucchiaio. Gli diamo la forma desiderata, mettiamo al centro il paté di olive e intorno i pomodori secchi precedentemente tagliati a pezzetti, aggiungiamo i pinoli sopra il tutto. Completiamo il piatto con un po’ di insalata fresca, mezza fetta di pane tostato con le spezie Falorni, un po’ di senape, e un giro d’olio extra vergine di oliva per finire.
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