Tre Festival, presentazioni editoriali e laboratori per famiglie, bambini e giovani.
La Fondazione Circolo dei lettori di Torino – che si occupa della promozione culturale nelle sue tre sedi di Torino, Novara e Rivoli, mettendo al centro libri e musica per esplorare i linguaggi della contemporaneità – con “Chi legge, trova” da il via alla sua nuova stagione. Oltre 150 ore tra festival, presentazioni editoriali, gruppi di lettura, approfondimenti tematici e concerti, ospitati nelle tre sedi del Circolo. Un augurio e un invito alla riflessione sul corpo che ritorna protagonista (ripartono anche i festival di performance art) dopo lunghi mesi di un distanziamento che dura ancora oggi. Obiettivo è ritrovarsi attorno alla cultura, che è linfa vitale per la comunità, dicono dal Festival. «Stelle polari saranno – racconta la direttrice del Circolo Elena Loewenthal, alla guida dell’istituzione culturale torinese dallo scorso gennaio – la letteratura, la poesia, la musica, l’arte, la filosofia, indispensabili per orientarci nel presente e immaginare il futuro».
A Torino si parte con due appuntamenti tradizionali del calendario autunnale: la 16ma edizione di Torino Spiritualità, dal 24 al 27 settembre, e il Festival del Classico, in programma dal 29 novembre al 4 dicembre. A Novara invece dal 18 al 20 settembre si terrà Scarabocchi. Il mio primo festival, dedicato a bambini e famiglie.
Parole d’ordine e temi principali “corpo” e “respiro”: i festival della Fondazione invitano gli spettatori ad intraprendere un viaggio nel rapporto tra l’uomo e la propria natura, offrendo delle chiavi di lettura per leggere il presente.
Intitolata Corpi, l’idea per Scarabocchi «si regge sull’intenzione di accompagnare bambini e genitori» a sfidarsi a colpi di pennarelli e matite colorate, esplorando se stessi e confrontandosi con il mondo esterno, avendo come guida d’eccezione artisti, illustratori, filosofi e scrittori, come racconta il suo direttore artistico Marco Belpoliti. Nata in pieno lockdown, l’idea prende spunto dal ritrovarsi dei più piccoli con la famiglia attorno ad un tavolo a disegnare, mettendo al centro la relazione e lo stare insieme. Un programma ricco di laboratori, con officine e piccoli atelier artistici, organizzati in collaborazione con Doppiozero.
Sono invece quattro i giorni di Torino spiritualità, incentrati sul tema del Respiro, con eventi dal vivo, reading, dialoghi, concerti, ma anche itinerari urbani e nella natura, con meditazioni, mostre e oltre 80 ospiti, tra i quali Massimo Recalcati, Giacomo Poretti, Francesca Rigotti. Per la prima volta quest’anno in piazza Carlo Alberto, nel cuore della città, verrà allestito un padiglione all’aperto, quasi una grande vela, che accoglierà i protagonisti della manifestazione che potranno essere seguiti dal vivo e online.
Attesa anche la partecipazione dello scrittore Roberto Saviano, con un intervento dal titolo Il diritto di respirare.
Il rapporto con la guerra, la pace e la malattia, verrà invece indagato durante il Festival del Classico, dal tema Homo sive Natura. Guerra, pace, malattia nella spirale della storia. Un’intera settimana di lezioni, dialoghi e letture, presieduta da Luciano Canfora e a cura di Ugo Cardinale, che partirà dall’interrogativo «c’è ancora posto oggi per un festival del classico di fronte all’azzeramento della storia prodotto dalla pandemia?». Scommessa della rassegna, si legge sulla nota stampa, è rilanciare la ricerca dei buoni modelli all’interno del dibattito per la gestione della polis e della res publica attraverso i classici e il pensiero antico.
Un’edizione che vedrà anche il coinvolgimento delle scuole superiori e dell’Università di Torino, per offrire approfondimenti di elevato livello culturale in supporto alla didattica scolastica.
Infine, uno spazio speciale sarà riservato ai giovani che parteciperanno al torneo di disputa classica, una sfida dialettica tra gli studenti dei licei del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del Circolo dei Lettori.
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immagine di copertina © Festival del Classico