In un’epoca in cui le parole corrono veloci, “Palazzo Treccani” ci ricorda che la lingua è una casa comune, che accoglie e si evolve
L’evoluzione della cultura italiana e il ruolo che l’Istituto Treccani ha avuto nel raccontarla, promuoverla e coltivarla sono in una mostra a Roma. Cento anni di Treccani per spiegare come questa realtà si configuri ancora oggi come il cuore pulsante di un ecosistema culturale in costante evoluzione. Progettata da Dotdotdot, studio di design specializzato nella creazione di ambienti narrativi, che ha già firmato il museo multimediale Multi, l’esposizione si propone come un’esperienza immersiva.
Il percorso curatoriale è stato realizzato sulla falsa riga del “Palazzo Enciclopedico” dell’artista Marino Auriti, un museo immaginario capace di contenere tutto lo scibile umano, con l’obiettivo di sottolineare le connessioni tra mondo scientifico e sapere enciclopedico e come questi si confrontino con i grandi temi del mondo contemporaneo. Tutto questo è visitabile fino al 30 aprile nella Capitale, a Palazzo Mattei di Paganica.
Divisa in due ambienti principali, la mostra si sviluppa come un viaggio tra passato, presente e futuro dell’istituto. Ogni spazio è concepito per stimolare la curiosità del pubblico, attraverso istallazioni interattive, video immersivi e paesaggi sonori che trasformano lo Spazio Treccani Arte in un ambiente aperto, poliforme e polifonico. Nella Galleria della Conoscenza, lo spettatore viene accolto da una monumentale libreria interattiva che, attraverso una timeline, vuole ripercorrere la storia della Treccani: dalla sua nascita nel 1925 fino alle sue evoluzioni più recenti e all’ampliamento dei suoi contenuti editoriali fondamentali, l’Enciclopedia italiana e il Dizionario Biografico degli italiani.
Mentre nello Studiolo, concepito come una wunderkammer rinascimentale, fa da padrona un’istallazione dedicata alla prima edizione dell’Enciclopedia del 1937, che consente di consultare un archivio di oltre 30mila immagini digitali, animate con l’intelligenza artificiale. Completano lo spazio, le opere d’arte contemporanea realizzate da Treccani Arte, tra cui l’Enciclopedia Italiana di Ettore Spalletti, Venti Voci per la Treccani e dieci virgole per il mondo di Emilio Isgrò, oltre a lavori di Michelangelo Pistoletto e Francesco Vezzoli, che restituiscono una riflessione sul sapere, sul tempo e sulla funzione culturale della memoria.
In un’epoca in cui le parole corrono veloci, “Palazzo Treccani” ci ricorda che la lingua è una casa comune, che accoglie e si evolve. La mostra non è solo un viaggio attraverso la storia dell’Istituzione, ma un invito a prenderci cura del nostro patrimonio linguistico.
In copertina: © Dotdotdot