Dopo gli esempi di New York e Seoul, un nuovo esempio di percorso in quota, valorizzando le infrastrutture esistenti
Nuovi parchi pubblici nati dal riuso di infrastrutture, che si materializzano in ambiti pedonali sospesi in quota. Giardini lineari di ultima generazione dove natura, verde e arte contemporanea sono il filo conduttore delle iniziative che fanno rivivere il tessuto urbano e animano le strutture ormai in disuso. E gli esempi non mancano. Dalla nota The High Line (2009) nel cuore della Grande Mela alla più recente Seoullo 7017 in Corea del Sud. Green light in queste settimane anche per il Garden in the Sky di Londra, 1,2 km di estensione, su quella che un tempo era parte della North London Railway, e che connetterà l’area turistica di Camden Town con l’ambito quartiere di King’s Cross, dinamico nel suo attuale ruolo emergente e punto focale per il sistema dei trasporti della capitale.
Quella di New York è un intervento di adaptive reuse di una storica linea ferroviaria per il traffico merci nella West Side di Manhattan; nata da un concorso di idee del 2003 a cui fecero seguito ben 720 proposte, vinto dal team di James Corner Field Operations, Diller Scofidio + Renfro e Piet Oudolf. Promosso dalla organizzazione non profit di Friends of the High Line e dalla City of New York, sollecitava proposte innovative per il riutilizzo della ferrovia e invitava a sfruttare la potenzialità del sito per dar vita a nuovi modi di spostarsi all’insegna di piacere e sicurezza. Con uno sviluppo di ben 2,3 km oggi questo percorso pedonale attrezzato corre tra i grattacieli offrendo viste inaspettate sulla città, il tutto in un paesaggio dove la biodiversità è la vera protagonista.
Seoullo 7017 è invece stato completato nel 2017, firmato dagli architetti di Mvrdv a Seoul. Un giardino nato dal riuso di un’arteria stradale sopraelevata, realizzata negli anni Settanta e ora convertita in una passeggiata (dove crescono oltre 24mila piante) esclusiva per i pedoni. Un percorso che si snoda per 938 metri che conta ben 645 grandi vasi per fiori e vegetazione, con cinquanta famiglie di piante, arbusti e fiori diversi, in grado di offrire spazi per il relax e il movimento: uno spazio pubblico, immerso nel paesaggio, una camminata verso la stazione della città di Seoul.
Dagli States all’Asia, l’interesse per il modello delle “high line” è cresciuto anche nel vecchio Continente dove a Parigi ha dato vita nel passato alla magica Promenade Plantée, riconosciuta come la prima area verde fluttuante su viadotto preesistente.
Il prossimo esempio diventerà realtà a Londra. Delle ultime settimane, come anticipato, la concessione edilizia per il primo tratto del parco che collegherà Camden Gardens con la Royal College Street, che verrà seguita dalla sezione tra quest’ultima e Camley Street e successivamente tra Camley Streey e York Way. Ogni segmento della Camden Highline presenterà caratteristiche differenti legate alla peculiarità e identità delle singole zone attraversate, nelle quali conviveranno ambiti interattivi per la comunità e ampie terrazze aggettanti sul tessuto costruito.
Il miglioramento delle condizioni ecologiche del sito accanto ad un incremento della biodiversità sono punti focali dell’iniziativa. Ambiti paesaggistici dove la scelta delle piantumazioni verrà guidata da Piet Oudolf, noto designer di giardini già artefice della New York Highline, in stretta collaborazione con il London Wildlife Trust. Un verde ispirato dai campi, boschi e antiche siepi britanniche che accoglierà i visitatori con ecosistemi distinti e esperienze diverse. A differenza della Highline americana, quella di Londra avrà un percorso che si snoda attraverso contesti urbani a contenuto sviluppo verticale e sarà caratterizzata dalla prossimità con binari ferroviari attivi. L’infrastruttura sarà separata grazie ad uno schermo architettonico continuo, espressione di un linguaggio di design coerente per tutta la lunghezza del giardino lineare.
Autori della Camden Highline sono James Corner Field Operations e Piet Oudolf, gli architetti locali di vPPR, il Camden Highline team e Street Space specialisti nel coinvolgere la comunità. “The Camden Highline – ha commentato il sindaco di Londra Sadiq Khan – ha catturato l’immaginazione locale. Ci incoraggia ad allargare gli orizzonti su ciò che è possibile all’interno delle nostre città ed è esattamente il tipo di progetto innovativo, sostenibile dal punto di vista ambientale e voluto dalla comunità che continuerà a ispirare e a dare beneficio alle generazioni future. Questa visione porterà anche enormi opportunità imprenditoriali ai piccoli business locali, dando un contributo alla costruzione di una Londra migliore, più verde e più prosperosa per tutti. Non vedo l’ora divendi realtà la Camden Highline, per poter camminare nel parco e nel cielo di Londra”.
Parte di una strategia più ampia per introdurre un numero più esteso di luoghi a verde nei quartieri del cento di Londra, The Camden Highline rivela anche una funzione importante nel riconnettere tra loro Camden Town, King’s Cross e Euston, e ancora di unire ognuno di questi territori con il vicinato circostante. The Camden Green Loop è il titolo di questa strategia di disegno urbano per connettere i siti paesaggistiche esistenti, i luoghi storici e culturali mediante passaggi pubblici pedonali e piste ciclabili, favorendo soluzioni legate ai principi della sostenibilità.
Da cronoprogramma il primo tratto sarà ultimato entro il 2025, intervento per il quale la Camden Highline charity prosegue la raccolta di fondi per sostenere il costo di 14 milioni di sterline, e dar inizio ai lavori di costruzione.
In copertina: Camden Highline ground level view © Hayes Davidson-JCFO-vPPR
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