A Londra, al Victoria & Albert Museum la mostra “Bags: Inside Out”
Bags: Inside Out, l’ultima rassegna del Victoria & Albert Museum di Londra dedicata all’accessorio per eccellenza. Uno sguardo globale verso il mondo delle borse che spazia dai manufatti più semplici alle componenti più iconiche e prestigiose, contraddistinte da un esteso bagaglio di trasformazioni simboliche e significative. Un percorso espositivo dinamico ed esplorativo dove il termine “borsa” vuole oltrepassare l’esclusivo riferimento ad oggetto femminile e si allarga alle sue molteplici variazioni a livello storico e fruitivo e alla sua scala.
Dalle pregiate custodie reali dei secoli del passato, alle più contemporanee ventiquattrore, ai portadocumenti e alle valigette per cosmetici fino ad arrivare agli zaini militari e ai lussuosi bauli d’autore. In mostra (inaugurata il 12 dicembre 2020) quasi 300 oggetti dal Sedicesimo secolo ad oggi, in maggioranza parte della collezione globale del Museo con oltre 2000 opere, selezionati secondo i temi di funzione, status e identità, e allestiti lungo due livelli espositivi sovrapposti, volti a rappresentare l’aspetto pubblico e privato degli oggetti protagonisti.
© V&A’s exhibition Bags Inside Out – sponsored by Mulberry
«Questi accessori portabili, ma allo stesso tempo funzionali – spiega Lucia Savi, curatrice di Inside Out al V&A – hanno a lungo affascinato uomini e donne per la loro duplice natura che unisce pubblico e privato».
Un connubio capace di celare i tesori personali nell’intimità dell’oggetto e proiettarne la realtà, o spesso le aspirazioni d’immagine, nell’alta visibilità della sfera esterna.
Ambiti chiusi e privati per il concept design degli spazi espositivi al piano inferiore, disegnati come una sequenza di stanze attigue che sembrano far riferimento alla tasca interna di una borsa. Qui, opere raggruppate per la loro funzione e utilità, oggetti realizzati per custodire valori ed effetti personali che spaziano dalle monete ai cosmetici, allargandosi fino a documenti segreti e inconsuete maschere anti gas. Tra le presenze in mostra il celebre “red dispatch box” di Winston Churchill in pelle, legno di pino e metallo, una maschera antigas di proprietà della Queen Mary durante la Seconda guerra mondiale e sempre a livello reale, una grande borsa ricamata usata da Elisabetta I per custodire il Grande Sigillo d’Inghilterra.
John Peck & Son, London, Winston Churchill as Secretary of State for the Colonies Despatch Box No.7. © Image Courtesy of Sotheby’s
| Grande protagonista della sezione dedicata a status e identità la Hermès Birkin bag della nota cantante ed attrice britannica, esposta qui nella versione originale, con le sue iniziali e con i segni degli adesivi con cui amava personalizzarla. Una borsa nata da un leggendario incontro in aereo tra Jane Birkin ed il chief executive di Hermès Jean-Louis Dumas, durante il quale Birkin si lamentò dell’impossibilità di trovare una borsa in pelle capiente con tasche di suo gradimento e nacque una delle borse più richieste per il ventesimo e ventunesimo secolo.
Foto: Jane Birkin’s Birkin, 1984 © Image courtesy of Les 3 marches de Catherine B |
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Richiami a nomi famosi e celebrità del mondo della politica e dello spettacolo per la sezione dedicata a status e identità. Accessori divenuti importanti grazie a chi li ha indossati e a cui da sempre legano il loro nome e stile. Kelly la famosa borsa di Hermès del secolo scorso in ricordo di Grace Kelly come la Lady Dior di Christian Dior, così intitolata da quando Princess Diana la indossò.
Foto: Christian Dior ‘Lady Dior’ handbag, 2020 © Victoria and Albert Museum, London |
| Denso e dinamico il capitolo dedicato al fenomeno delle “it bag” dalla fine degli anni Novanta all’inizio del decennio successivo. Componenti non umili, indossate da celebrità e protagoniste del mondo dello spettacolo che hanno poi raggiunto uno status iconico anche per la cultura popolare. Tra queste l’interesse verso la Fendi “Baguette” di Sarah Jessica Parker in Sex and the City e la grande popolarità di Alexa di Mulberry indossata da Alexa Chung e della Bayswater di Kate Moss sempre opera di Mulberry, sponsor della mostra.
Foto: Fendi Baguette bag worn by Sarah Jessica Parker in Sex and the City, 2000, Italy © Image courtesy of Fendi |
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© V&A’s exhibition Bags Inside Out – sponsored by Mulberry
| Design and Making, l’ultimo capitolo dell’esposizione dedicato alle fasi che seguono il design dell’oggetto, la sua fattibilità, creazione di prototipi, realizzazione e vendita. In mostra modelli di borse nate dalla collaborazione tra figure professionali diverse tra cui fashion designer, architetti e artisti da cui sono scaturite opportunità per l’innovazione e la sperimentazione. Dalla collaborazione tra Valextra e Bethan Laura Wood una borsa qualificata da una maniglia scultorea e dalla cooperazione tra Prada e l’architetto giapponese Kazuyo Sejima una nuova borsa reinventata in nylon.
Foto: Valextra and Bethan Laura Wood ‘Iside Toothpaste’ bag, Spring-Summer 2018. Italy © Victoria and Albert Museum, London |
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Riuso e sostenibilità per il borsone di Elvis and Kresse fabbricato con il riutilizzo di materiali di manichette antincendio dismesse e lo zaino di Stella McCartney confezionato con plastiche dell’oceano riciclate.
Foto: Elvis and Kresse Weekend bag made from decommissioned fire hoses, 2019. UK © Victoria and Albert Museum, London |
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In copertina: ph. © V&A’s exhibition Bags Inside Out – sponsored by Mulberry
