Tra nuovi percorsi ciclabili e upcycling design, le due ruote protagoniste dei nuovi stili di vita
Negli ultimi anni la bicicletta è diventata un vero fenomeno sociale, che attraversa trasversalmente le nostre abitudini, i centri abitati e coinvolge tutte le generazioni. Non solo mezzo di trasporto, ma anche strumento per una maggiore sostenibilità verso l’ideale di mobilità dolce nella città dei 15 minuti. Ma la forza della bicicletta arriva a cambiare anche lo scenario urbano, trasformando il territorio e rigenerandolo grazie a nuovi percorsi ciclabili. Ma non solo.
Lo studio Carlo Ratti associati e l’organizzazione no-profit Gal Terre del Po hanno presentato The tree path: un percorso sopraelevato per pedoni e ciclisti sorretto da più di mille alberi. Il percorso sensoriale conduce a Sabbioneta, patrimonio mondiale dell’Unesco in provincia di Mantova, ed è stato sviluppato in stretta collaborazione con Ola, uno studio tedesco esperto di una tecnica costruttiva che utilizza gli alberi come elementi architettonici e strutturali.
Le persone potranno camminare o andare in bicicletta su una piattaforma rialzata tra le fronde degli arbusti, dotati di sensori integrati capaci di tracciare le condizioni ambientali in tempo reale.
I rami diventano quindi parte integrante di un edificio, in piena sintonia con la natura, costruendo un sentiero che si snoda su tre diversi livelli e arriva ad una altezza di sei metri dal suolo.
«E se un giorno potessimo far crescere l’architettura come un albero? Siamo ancora molto lontani da quel futuro, ma possiamo iniziare ad esplorare la convergenza tra il naturale e l’artificiale. Possiamo utilizzare le piante come elementi di costruzione, sfruttando al contempo i dati delle tecnologie digitali per comprendere meglio l’ambiente circostante» commenta Carlo Ratti, fondatore di Cra e direttore del Mit senseable city lab.
A Milano la bicicletta è diventato anche un simbolo di riciclo, grazie al concorso Re-bikeMi, promosso da Giacimenti urbani, con il patrocinio di Adi e la partecipazione di Atm in qualità di partner tecnico. L’iniziativa vuole raccogliere idee e progetti per dare nuova vita alle componenti delle biciclette non più utilizzabili per il trasporto di persone del servizio bikeMi, trasformandoli in nuovi oggetti di upcycling design.
La giuria ha selezionato cinque progetti che verranno trasformati in prototipi di nuovi oggetti di design. Saranno presentati in anteprima dal 2 al 5 giugno presso il Museo di arte contemporanea e durante la settimana del Salone del mobile presso il Giardino Pippa Bacca, oasi del Wwf.
Intanto tutti i 34 progetti arrivati dai dipartimenti e scuole di design, saranno esposti a “Fa’ la cosa giusta”, dal 29 aprile al 2 maggio presso Fieramilanocity.
Sempre dal capoluogo meneghino arrivano aggiornamenti sul progetto di una nuova pista ciclabile di oltre seicento chilometri che unirà Milano a Monaco, attraverso Bressanone, passando per il Brennero e Innsbruck. L’opera, il cui progetto è partito nel 2018, si è sbloccata grazie alla delibera dell’accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e Provincia di Bergamo per la progettazione definitiva, il cui costo è di 100mila euro. La Regione stanzierà 70mila euro, mentre i restanti 30mila saranno a carico della Provincia.
«La ciclovia Monaco-Milano sarà un elemento di richiamo turistico e potrà generare un indotto economico per i territori attraversati. Parliamo di una proposta cicloturistica in grado di attirare flussi significativi di appassionati. L’obiettivo della ciclovia è efficientare la mobilità ciclistica in Lombardia e creare un collegamento del bacino padano con i Paesi d’Oltralpe, tradizionalmente interessati al cicloturismo», ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi.
In copertina: The Tree Path ©Carlo Ratti Associati