Il prototipo a Monza, presso lo showroom New Crazy Colors
Una ricarica più rapida, ma anche più bella. Atlante, la società del gruppo Nhoa (Nhoa.pa, già Engie eps) dedicata all’infrastruttura di ricarica rapida e ultrarapida per veicoli elettrici, e Bertone Design (New Crazy Colors), azienda di design, progettazione architettonica e creatività a 360 gradi tra le più rinomate al mondo, firmano il disegno esclusivo delle future stazioni di ricarica rapida e ultra-rapida di Atlante. Con una pensilina interamente disegnata e prodotta da Bertone Design, un prototipo allestito a Monza.
Lo studio è iniziato un anno fa, con attenzione al customer journey e con la ricerca attenta dei materiali, fino ad arrivare al primo prototipo a proporzioni reali. Il design risponde a un’esigenza concreta: spronare al cambiamento verso la mobilità a zero emissioni, le stazioni di ricarica dovranno essere accoglienti, funzionali e facilmente riconoscibili. Con un design che indichi immediatamente la potenza della tecnologia di ricarica ultra-rapida, supportata da sistemi di accumulo a batterie, coadiuvata dall’energia fotovoltaica. Un progetto che si inserirà perfettamente nelle aree ad alta percorrenza dove sorgeranno le stazioni, arricchendo l’ambiente urbano ed extra urbano con un segno progettuale incisivo e discreto.
L’energia, attraverso il simbolo del fulmine, sostiene il design della pensilina, punto di incontro tra il segno luminoso, vuoto e percettivo, nella parte superiore, e il volume, pieno e radicante, del pilastro. La dinamicità delle forme e dei volumi caratterizza la stazione conferendole un’immagine di forza e al contempo di leggerezza, rendendo la pensilina un vero e proprio landmark che conferisce riconoscibilità alle installazioni di Atlante e arricchisce le aree ospitanti.
Le nuove stazioni Atlante avranno declinazioni diverse a seconda della tipologia di stazione: dalle più piccole, dove si predilige una semplice copertura per i clienti durante l’attesa, ad esempio in città, fino a modelli che coprono interamente gli stalli di ricarica, che ove possibile avranno moduli fotovoltaici integrati. Le stazioni con sistemi di accumulo a batterie beneficeranno di elementi architettonici speciali in cemento “ultra-high performance”, ideato appositamente dal gruppo Tcc (azionista di maggioranza di Nhoa), e saranno ovviamente connesse all’Energy Management System proprietario di Atlante in modalità micro-rete.
Il progetto Atlante, partecipando al bando del programma Alternative Fuels Infrastructure Facility (Afif) ha ottenuto 22,7 milioni di euro di finanziamenti europei per installare 215 stazioni di ricarica rapide e ultrarapide in quattro paesi europei, 70 saranno in Italia, con un totale di 1.400 punti di ricarica e 700 fastcharger, creando uno dei più grandi Virtual Power Plant al mondo. La piattaforma tecnologica alla base è stata sviluppata con la collaborazione di Free2move eSolutions, la joint venture tra Gruppo Nhoa e Stellantis.
Parola d’ordine: sostenibilità.
Non solo attraverso l’utilizzo di materiali riciclati o totalmente riciclabili ma anche con l’uso di tecniche costruttive a basso impatto ambientale e la riduzione dell’impatto ambientale della logistica e dei lavori di costruzione. Si prediligono e valorizzano le risorse già presenti sul territorio, come servizi e attività commerciali di supporto alla fase di ricarica: da un lato evitando di costruire nuove infrastrutture in luoghi che non ne sono carenti; dall’altro creando virtuose sinergie con attività locali e in generale arricchendo le comunità ospitanti.
«Abbiamo investito mesi interi a studiare nei minimi dettagli tutti gli aspetti di sostenibilità, mettendo in discussione anche le nostre stesse facili vane velleità», dichiara Stefano Terranova, ceo di Atlante, «progettiamo una stazione unica, immediatamente riconoscibile come Atlante e che rifletta l’indiscusso valore tecnologico della rete, senza compromettere sulla sostenibilità a tutto tondo», conclude.
In copertina: © Bertone Design Atlante
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