Sui Navigli a Milano ha aperto Il Baslà, ristorante di cinque soci (e amici) che coniuga carne e cocktail
Se aveste voglia di fare una passeggiata sui Navigli a Milano e se foste in cerca di un luogo dove mangiare della buona carne magari bevendo un invitante cocktail, c’è un nuovo locale da esplorare che potrebbe coinvolgervi anche per il suo ambiente, connotato da un’atmosfera calda e avvolgente. Si chiama Il Baslà e il suo nome allude al “baslot”, termine milanese che indica una capiente scodella, qui reinterpretata in forma di padellina nella quale vengono serviti i piatti.
L’idea di aprire il locale nasce proprio a tavola, quando cinque amici, e oggi anche soci, si ritrovano a cena insieme. A cucinare è Andrea Votino che decide di mettere direttamente in tavola tutte le padelle usate per la cucina: la sua trovata piace agli amici che cominciano a ragionare sulla possibilità di proporre la stessa esperienza di convivialità che stanno vivendo in quel momento all’interno di un locale tutto loro.
Nasce così Il Baslà, la cui carta vincente risiede nella sinergia e nel mix delle competenze di Caterina Serio, esperta di eventi culinari, Nicola Serio, imprenditore nel settore dell’hotellerie, Riccardo Margiotta, esperto di marketing food, Emanuela Di Rella, manager nella grande distribuzione organizzata (Gdo), oltre che dello chef e macellaio Andrea Votino, peraltro esperto di aperture di catene in ambito food. Insieme a loro c’è anche Matteo Dolce, giovane universitario appassionato di ristorazione.
Forti della loro esperienza nel settore food e marketing e consapevoli di quanto siano importanti le competenze, hanno affidato la realizzazione del locale a Nadia Martelli, architetta con esperienza nella progettazione di interni per ambienti legati al mondo della ristorazione, vicina anche al mondo dell’arte e della moda. L’idea è stata quella di alternare il muro in mattoni a vista della sala principale con la carta da parati sulle tinte del blu, dell’arancione e del giallo che contraddistingue le altre due sale, nelle quali l’atmosfera ricorda quella del salotto di casa.
Protagonisti del locale sono poi l’ampia bottiglieria, il bancone retroilluminato e il suo fondale costituito da mattonelle realizzate e dipinte a mano le cui forme sinuose conferiscono dinamicità alla parete.
E veniamo alle bontà che Il Baslà mette in tavola nei suoi baslot. L’offerta, dedicata principalmente alla carne e ai cocktail, ruota intorno alla figura del macellaio, che segue direttamente tutte le preparazioni e si occupa personalmente della scelta e dei tagli delle carni, e dell’alchimista, dedito a creare nuovi cocktail che accompagnano le pietanze. Stuzzicante il menu che contempla, fra l’altro, le Polpette fritte di carne con salsa rosa al brandy, la Battuta di Fassona piemontese con taralli sbriciolati, le Costine di suino in Cbt. Per chi volesse unire la carne ai carboidrati ci sono i burger, come L’Affumicato, con rucola, scamorza affumicata, pomodoro secco, cipolla caramellata, BBQ al whisky.
Tra i cocktail signature ci sono il Runway Bride (Portobello gin, uva rossa, limone, lime e fiore di sambuco), lo Speedy Gonzales (mix di tequila, mexcal, succo di mela, sciroppo piccante, lime e crusta di zucchero), il Trip to Peru (Pisco, Aperol, limone, miele, angostura e albume).
E poi la domenica c’è il brunch che si compone di un tris di pancake a scelta e di una portata principale a scelta fra il Club sandwich creativo, il Tris di hamburger con patate crispers, il Bruschettone ai cereali con uovo all’occhio di bue o uovo alla Benedict.
In copertina: Il Baslà, Milano. Progetto di interni: Nadia Martelli. Cortesia Il Baslà
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