Fabio Fantolino ha firmato l’interior design del ristorante torinese ispirandosi all’atmosfera degli anni ’70 sulla West Coast
Due giovani fratelli di origini calabresi, Antonella e Salvatore Barca, dopo anni di esperienza maturata nel pub del padre, hanno deciso di affrontare l’esperienza dell’autonomia imprenditoriale aprendo “Barca’s” a Torino, il ristorante con pizzeria che nell’ultimo anno ha registrato grande successo nella città della Mole Antonelliana. Puntano sulle pizze, con una proposta gastronomica che, come anche per gli altri piatti in menù, sposa i sapori del Piemonte a quelli della Calabria.
È questo uno dei loro punti di forza: abbracciare una cucina capace di mettere a dialogo nord e sud d’Italia. E così da “Barca’s” accanto a ingredienti quali la Fassona Piemontese, l’asparago di Ceresole d’Alba, la Salsiccia di Bra, il Castelmagno, la Toma Piemontese Dop o la Robiola Baija si trovano sapori come il Peperoncino di Soverato, la ‘Nduja, la Provola Silana Dop, la Cipolla Rossa di Tropea o la Spianata calabra. Tutte materie prime di qualità provenienti da aziende selezionate e controllate. «Gli ingredienti sono semplici e della tradizione, la preparazione e la presentazione sposano l’innovazione», spiegano i due fratelli che non perdono occasione per sperimentare piatti sempre diversi, invece di proporre un menù statico e sempre uguale a se stesso.
I proprietari del Barca’s hanno capito che per consolidare il successo e attirare nuovi clienti occorre rinnovarsi costantemente
E se gli ingredienti sono di qualità, anche l’impasto della pizza è frutto di scelte oculate: le farine (classiche, integrali, ai cereali) – il cui segreto è il germe di grano – sono macinate a pietra e la lievitazione è lenta. Oltre alle pizze, interessanti sono i primi, come i “Troccoli crema di Castelmagno e Salsiccia di Bra”, i “Tagliolini neri con crudité di gambero” o i “Paccheri alla carbonara di pistacchio verde di Bronte D.O.P con guanciale croccante”.
La prima esperienza di “Barca’s” è quella che si fa con la vista e il tatto non appena si varca la soglia d’ingresso. Il locale, che si trova in pieno centro, è frutto del progetto di interni firmato da Fabio Fantolino, autore in città di un altro intervento destinato al settore della ristorazione, il Dash Kitchen. «In un ambiente di dimensioni ridotte, la sfida è stata quella di riuscire a dare la sensazione di uno spazio raccolto ma arioso grazie alle ampie vetrate che si affacciano sulla strada», spiega l’architetto. Il locale, che si ispira alle tendenze degli anni Settanta, si sviluppa su tre piani. Entrando sembra di iniziare un viaggio nel tempo e nello spazio, un viaggio emozionante, capace di trasportare l’avventore in una dimensione nella quale materiali, colori, arredi accolgono gli ospiti in un luogo dinamico e avvolgente.
La carta da parati a felci blu, le lampade disegnate su misura, i tavoli con diversi laminati colorati, le sedie e i divani rivestiti ora in velluto blu mare – ora in cotone secco spigato verde ora in alcantara nocciola – così come il bancone a piano terra, costituito da un disegno a cerchi bianchi sullo sfondo di legno, sono tutti elementi che rimandano all’epoca alla quale il locale si ispira. Come del resto conferma il progettista: «”Barca’s” offre la possibilità di respirare l’atmosfera della West Coast degli anni ’70 nel centro di Torino».
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