Da Julia a Roma fino a Camilla in Piemonte. Nuove piattaforme per migliorare l’accesso ai servizi pubblici e semplificare la vita quotidiana
Da Julia & Iulia, a Camilla e Caterina fino a Nina. Hanno volti e sembianze femminili le nuove “assistenti virtuali” a servizio dei cittadini. Si tratta di intelligenze artificiali umanoidi in grado di rispondere alle più svariate richieste, ma non solo: dalle informazioni turistiche a quelle sulla raccolta differenziata, dagli orari del trasporto pubblico ai certificati anagrafici, dai servizi di assistenza alle famiglie alle tasse. E sono sempre di più le amministrazioni comunali che sull’onda del fenomeno GenAi, l’intelligenza artificiale generativa, stanno adottando piattaforme per migliorare i servizi e velocizzarne l’accesso da parte di residenti e turisti.
Nei giorni scorsi il Comune di Roma ha tenuto a battesimo Julia, una GenAi progettata per agevolare l’accesso alle informazioni in occasione del Giubileo
dalla mobilità agli eventi, dalle manifestazioni culturali ai servizi essenziali: Julia è in grado di rispondere a una molteplicità di domande “guidando” cittadini e pellegrini in giro per la città, visto che parla 80 lingue ed è disponibile su Whatsapp, Telegram, Messenger e web chat. Inoltre permette di trovare hotel o di consultare gli orari dei mezzi di trasporto pubblico, di treni e aerei, di fornire suggerimenti sulle tariffe e sulle modalità di prenotazione dei taxi, sulla base di informazioni aggiornate in tempo reale anche sul fronte di allerte meteo ed emergenze. Offrirà anche tutta una serie di informazioni commerciali, e a tal proposito gli esercenti possono registrare le proprie attività sul portale 060608.comune.roma.it. Julia può contare sulla tecnologia Microsoft, che ingegnerizza la versione Gpt-4o, ed è stata sviluppata nella sua prima release da Ntt Data. Ed evolverà nel corso del tempo grazie ad una serie di progressivi aggiornamenti e funzionalità sempre più personalizzate con tanto di indirizzi, link e quant’altro possa tornare utile. Come tutte le GenAI può commettere errori, sottolinea il Comune di Roma, ma fa parte del processo di continuo apprendimento: le informazioni si aggiorneranno e si arricchiranno anche e soprattutto grazie alle segnalazioni degli utenti.
Quasi omonima l’assistente digitale di Porto Torres: si pronuncia allo stesso modo ma la “i” al posto della “j”. Si chiama infatti Iulia in onore dell’antico nome del comune sardo un tempo Colonia Iulia di Turris Libissonis ed è stata creata per rafforzare il contatto diretto fra cittadini e pubblica amministrazione nell’ambito delle iniziative legate alla smart city. È “presente” dal mese di gennaio sul sito del Comune ma anche su Whatsapp e risponde al centralino comunale. A “programmarla” la tech company senese QuestIT, specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale.
Camilla è l’assistente virtuale a firma di Csi Piemonte ed è stata creata con tecnologie basate sull’intelligenza artificiale generativa, utilizzando modelli grafici avanzati per la creazione di avatar digitali incredibilmente realistici. Fornisce informazioni e supporto nell’utilizzo dei servizi comunali, e da Torino punta a diffondersi in tutta Italia. Il modello di conversazione di Camilla sfrutta sistemi di speech-to-text, text-to-speech e intelligenza artificiale generativa per garantire un’interazione chiara ed efficace.
Nel “lontano” 2019 il Comune di Siena presentava Caterina, la prima intelligenza artificiale in Italia al servizio dei cittadini, in chiave di pubblica amministrazione 4.0, anch’essa realizzata dalla già citata QuestIT con la piattaforma Algho. Caterina è bilingue, parla l’italiano e l’inglese, è accessibile anche dai non udenti e non vedenti e l’obiettivo del Comune toscano è anche di facilitare l’accesso ai servizi ai cittadini stranieri e agli studenti dell’Università di Siena e dell’Università per Stranieri. Nel 2022 nasceva Nina al Comune di Sorrento per guidare e facilitare gli utenti nella navigazione sul sito istituzionale e soprattutto per scaricare documenti, in totale autonomia, ed ottenere informazioni 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. L’iniziativa è stata la prima nel suo genere nel Mezzogiorno, con ancora una volta QuestIT protagonista.
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