Dal 4 febbraio a Los Angeles, sfilate, incontri e panel di esperti del mondo food e beauty
Sarà Los Angeles, ad ospitare, la prima Vegan Fashion Week della storia della moda. Dal primo al 4 febbraio la città californiana farà da palco ad un evento unico, che punta a fare dello stile di alimentazione che continua a fare sempre più proseliti, uno sorta di stile di vita, cool al punto da conquistarsi le passerelle.
“Cruelty free is the new luxury” il titolo-manifesto della quattro giorni d’oltreoceano. Obiettivo: mettere fine allo sfruttamento animale a 360 gradi. A ideare il “concept” Emanuelle Riedna, stylist, esperta di public relations nonché fondatrice dell’agenzia creativa LeFrenchLab.
“L’evento è stato voluto per consentire a marchi e persone consapevoli a livello globale di disporre di una piattaforma in cui poter toccare con mano risultati e che possa essere fonte di ispirazione e scoperta – si legge nella presentazione dell’inizitiva -. È un tributo agli animali e un’ode alla fine dello sfruttamento degli animali in tutte le forme”.
Il taglio del nastro della Vegan Fashion Week si terrà al Natural History Museum di Los Angeles: fra gli ospiti attesi all’evento di apertura il Nobel per la Pace 2007 Robert Lempert, grande studioso di cambiamenti climatici e membro dell’Intergovernmental Panel on Climate Change. Al California Market Center si terranno invece le sfilate ma anche una serie di incontri e panel che vedranno protagonisti esperti del mondo del food ma anche del beauty nonché imprenditori, influencer e attivisti.
La serata conclusiva del 4 febbraio sarà dedicata al fundraising per sostenere gli stilisti vegani emergenti e contribuire alla nascita di iniziative votate a diffondere il “verbo” vegan
E stando ai rumors l’evento potrebbe fare presto tappa in altre città americane e si starebbe già lavorando per portare la Vegan Fashion Week in Europa.
Che il “veganesimo” si stia diffondendo in maniera esponenziale è comprovato dai dati e soprattutto dalle stime per il 2019, in cui fra le 7 tendenze nel settore della ristorazione in tutto il mondo – rilevate dalla piattaforma TheFork in collaborazione con la società di mercato Doxa nello studio “Mangiare fuori 2019” – si piazza il “Free from extreme”. Si tratta di uno stile alimentare basato sull’uso di soli vegetali, stile che secondo lo studio andrà progressivamente ad influenzare le politiche dei ristoranti, in direzione di una strategia a zero rifiuti e di una sostenibilità sempre maggiore. Inoltre, ci sono alcuni esempi di ristoranti che stanno espandendo l’offerta per specifiche esigenze alimentari. Con la crescita del veganismo – evidenzia lo studio – tutta industria della ristorazione (incluso il servizio rapido) sta introducendo nei menù sempre più offerte “free-from”, ossia senza lattosio, senza carne, senza glutine. E la lista dei senza si va allungando di giorno in giorno. Il beverage sta marciando più o meno di pari passo tant’è che si parla già di “vegan wine pairing”.
Negli Stati Uniti il “vegan” è già diventato cool e in Canada, nella città di Calgary, la “star” di YouTube “Cheap Lazy Vegan” ha inaugurato il saVeg Café il primo ristorante coreano vegano. Dal food al cool, dal cool al fashion: c’è da scommettere che sentiremo presto parlare di stilisti di nuova generazione e nuovi movimenti “modaioli” votati al vegan. E i vegetariani? Sono ormai old-style!
Qui il sito della Vegan Fashion Week
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