Per un anno di pace e grazia, ma anche talento, ambizione e fortuna
Il 2023 è l’anno del coniglio secondo la tradizionale astrologia cinese: quarto segno dei dodici dello zodiaco, il coniglio ha ereditato il timone dalla tigre allo scoccare del capodanno che si è celebrato lo scorso 22 gennaio. Dall’irruenza felina alla tranquillità: secondo i cinesi il coniglio simbolizza pace e grazia, ma anche talento, ambizione e fortuna, caratteristiche che fanno ben sperare in base alle previsioni astrali dell’anno. Molte le manifestazioni e le kermesse previste durante l’anno e non mancano all’appello le grandi mostre, con tanto di pezzi preziosi e opere millenarie.
In Cina la maggior parte delle iniziative, ma sono tante le città che hanno deciso di mettere in calendario esposizioni dedicate.
Partendo proprio dalla Cina il National Museum di Pechino ha inaugurato il 18 gennaio la mostra “Celebrating the Year of the Rabbit: 2023 Chinese New Year Exhibition”: 80 i pezzi pregiati in un excursus storico che dalla dinastia Shang (XVI-XI secolo A.C.) arriva agli inizi del XX secolo. Dalla giada alla porcellana, dal bronzo alla pietra, dal cosiddetto osso dell’oracolo al legno d’aquila: i conigli in esposizione sono figli della maestria e abilità degli artigiani di epoche diverse e mostrano l’evoluzione dell’uso dei materiali. Non mancano dipinti e opere che celebrano persino l’arte della calligrafia.
A Seoul il National Folk Museum of Korea celebra l’anno del coniglio con la mostra “Here Comes a Rabbit” che interpreta il simbolismo folkloristico attraverso 70 collezioni di opere d’arte e libri a tema. I conigli hanno ispirato antichi proverbi, racconti folcloristici tradizionali e romanzi e sono spesso protagonisti delle fiabe. La mostra include dipinti, disegni e altre opere dall’epoca Joseon ai giorni nostri e sarà aperta al pubblico fino al 6 marzo. Il National Folk Museum ha anche pubblicato un volume speciale sui conigli come parte della sua Enciclopedia della cultura popolare coreana costituita da archivi storici e ricerche accademiche sui conigli. La versione online è disponibile alla pagina dell’enciclopedia del sito web del museo.
“100 rabbits” il titolo della mostra-installazione ai Giardini di Singapore nell’ambito dell’iniziativa “Dahlia Dreams 2023”. Statuette, lanterne e sculture sono state installate tra più di 2.000 piante: 40 le varietà di dalia provenienti dall’Europa protagoniste dell’esposizione floreale e coltivate dagli orticoltori dei giardini, insieme ad altri fiori tradizionali del capodanno cinese, dalle celosie ai crisantemi fino alle calendule. Fulcro dell’esposizione floreale – che andrà avanti fino al 26 febbraio – un’iconica lanterna del fiume Hongbao alta 6 metri con un maestoso albero di magnolia a forma di coniglio in cinese.
Anche la città di New York ha deciso di celebrare l’anno del coniglio: al Metropolitan Museum of Art in esposizione 16 pregiate opere a partire dalle prime raffigurazioni dei conigli presenti su pendenti di giada e vasi sacri rituali in bronzo risalenti alle dinastie Shang (ca. 1600-1048 A.C.) e Zhou occidentale (ca. 1046-771 A.C.). Figura popolare nella letteratura e nel folklore, al coniglio è stata anche attribuita la preparazione dell’elisir di immortalità per la dea Chang’e come mostrato sul retro di uno specchio di bronzo dell’VIII-IX secolo e su una custodia di seta ricamata del XIX secolo. In mostra anche immagini degli animali dello zodiaco in giada e ceramica, che adornavano le abitazioni per allontanare influenze nocive.
In copertina: Crossing the River ©gardensbythebay.com
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