Lo showroom Pianca & Partners, da luogo del “mercato” ad incubatore di idee, anche grazie alla collaborazione della galleria di Antonia Jannone
Nella stanza c’è Pinocchio, come in una poesia di Giorgio Caproni. Come il poeta-musicista, armonico nei versi, Andrea Branzi con la sua personale “La nuova stanza”, inaugurata presso Pianca & Partners a Milano (in via Porta Tenaglia fino al 2 aprile 2021), attraversa le città, i vissuti, la storia. Come quella che scorre negli Appennini, con le stragi di Marzabotto, di Sant’Anna di Stazzema, ma anche il mondo dei balocchi come fosse la Città Ideale, del socialismo. Branzi è tutto questo. In questa selezione di lavori dell’architetto e designer, che segna la prima collaborazione tra Antonia Jannone Disegni di Architettura e Pianca & Partners, si scorge il suo mondo. Quel mondo che sa guardare indietro con un linguaggio lontano dalle ripetizioni e dall’usuale. Segno mai ricercato e sempre autentico. Ed è qui, nella serie di Pinocchio del 2020, che si assapora il mistero, quello che piace ai musicisti, agli artisti e ai bambini.
E il passaggio dell’infanzia lo si trova ovunque in questa “stanza” d’arte e pensiero. Nella filastrocca appena scritta (2021), ci sono i bambini che sono “simili ai nonnini… queste storie senza senso ci ricordano che spesso ci dimentichiamo l’ansia e ci riportano all’infanzia”. Sempre del 2021 c’è la serie delle “Lampade sorelle”, una collezione di manufatti di feltro, ceramica e metallo. Perché per Branzi i materiali sono l’alfabeto: corda, stoffa, marmo, legno. E poi ancora “Buratti” e burattini, Gioppini e Cesire, Arlecchini e Pulcinella, ci ricordano un teatro felice, quando ancora era in presenza. Ci raccontano di una letteratura minore che rideva e faceva ridere, anche nella tragedia. Ed è proprio in questa tragedia contemporanea che l’opera di Branzi riempie il vuoto.
Gli Archetipi (i disegni), per esempio, sono l’opera dell’Andrea Branzi intellettuale raffinato. Esprimono quello che c’era prima, che giace nel profondo della creatività e che quando esplode distrugge i modelli teorici. Sono anche il frutto dell’ininterrotta ricerca che parte dall’osservazione della società e delle sue dinamiche per trovare una sintesi nei progetti e nella sua messa in crisi delle teorie urbane. Una crisi generale che dissemina incertezza e che lascia a galla solo buratti e maschere, appunto. Magnifica la serie di “Marmi Caldi”, che sembrano di velluto, con le piante che dialogano al loro interno, dove si conserva la memoria della terra. Archetipi, Portali, Buratti, Marmi caldi, Lampade sorelle, Pinocchio, un mondo popolato da oggetti, sculture e disegni che invitano alla semplicità e alla gentilezza, che parlano del profondo e delicato pensiero progettuale di uno dei più importanti maestri del design italiano. Conosciuto in tutto il mondo, amato ovunque.
«La nuova stanza è una camera felice, dove il design non nasce dalle nuove tecnologie, ma da un’energia diversa, ricca di vitalità e di sorprese, portatrice di serena felicità – racconta l’artista –. I burattini, la musica, le ceramiche, le maquette, le lampade, i plexiglass, risplendono come se fossero appena rinati, come quando inauguriamo una casa nuova»
In una Milano cambiata, indurita, impoverita di socialità e di creatività, questa è un’esposizione che traccia una nuova via. Qui, tra Porta Tenaglia e via Legnano, c’è anche il nuovo format di Pianca & Partners. Un po’ galleria, un po’ luogo di confronto, sempre in movimento nel “mercato” e oltre il mercato, ri-traccia la strada della contaminazione tra campi diversi: design industriale, arte, innovazione.
«Le grandi vetrine sono luminose come se una musica nuova rimbalzasse tra una nota e un’altra», racconta Branzi. Perché questo è solo l’inizio. Pianca & Partners – piattaforma dedicata al mondo del contract promossa da Pianca insieme a 26 marchi della filiera dell’arredamento e delle costruzioni – dopo l’apertura dello scorso settembre ha scelto di inaugurare il proprio palinsesto di iniziative sulla cultura del progetto in collaborazione con Antonia Jannone Disegni di Architettura.
Lo showroom di 900 metri quadrati, oltre ad essere un luogo dove scoprire prodotti e servizi delle aziende partner, sarà il centro del dibattito sui temi della contemporaneità. Incubatore di idee, teatro di relazioni ed epicentro di attività, un luogo consacrato al progetto, alla ricerca, allo studio e al confronto.
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In copertina: allestimento Pianca & Partners ph. © Andrea Martiradonna