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Radicepura ©Alfio Garozzo

Al Radicepura Garden Festival il giardino artistico tra cinema e scrittura

La quinta edizione torna a Giarre con 17 paesaggi verdi e un ricco programma di eventi, ospite speciale l’inglese Sarah Eberle. Premio Gardenia il 7 dicembre


Torna la biennale del giardino mediterraneo, dove si fondono i diversi approcci culturali per la creazione del paesaggio artistico. La Fondazione Radicepura ha presentato all’Orto Botanico di Brera la quinta edizione del Radicepura Garden Festival, che si terrà a Giarre, in provincia di Catania, dal 17 maggio al 7 dicembre 2025.


Quest’anno saranno visitabili ben 10 giardini temporanei e 7 permanenti, selezionati tra 1100 progetti iscritti da oltre 60 Paesi


Questi saranno realizzati grazie al vivaio Piante Faro, che raccoglie 800 specie e oltre 5mila varietà e rappresenta una delle realtà più innovative e dinamiche del territorio grazie all’attività portata avanti da oltre 50 anni.

Il festival si conferma un punto di riferimento per la pratica concreta del paesaggio mediterraneo, grazie al contributo che paesaggisti di fama internazionale negli anni hanno lasciato, dando vita a una vera e propria collezione d’autore che al momento vanta contributi di François Abéllanet, James Basson, Paolo Pejrone, Michael Péna, Antonio Perazzi, Andy Sturgeon e Kamelia Bin Zaal. Ospite speciale della quinta edizione del festival sarà la pluripremiata paesaggista inglese Sarah Eberle che ha progettato l’opera “A Postcard from Sicily”, un’ode alla ricchezza della terra siciliana. Oltre a quest’opera, saranno presentati dieci giardini, di cui 8 in concorso e 2 nella categoria off gardens, realizzati da altrettanti team di architetti e paesaggisti under 36, selezionati tramite un bando internazionale. La giuria è composta da Daniela Bruno, Michele De Lucchi, Sarah Eberle, Antonio Perazzi, Silvia Arnaud Ricci, Antonio Sellerio, Mario Testino e Massimo Valsecchi.

Un evento trasversale che vede partecipare migliaia di turisti e visitatori, grazie agli appuntamenti delle “Domeniche in giardino”, eventi tematici che valorizzano musica e gastronomia del territorio, e ai percorsi didattici e workshop per i più piccoli.

«È un’edizione importante perché conferma i 10 anni di lavoro che ci hanno portato a poter avere una qualità molto alta in termini di restituzione di progetti, per un festival che è cresciuto portando 50mila visitatori e 8mila studenti nell’ultima edizione. Questo ha fatto emergere il tema del vivere con la natura – argomento sempre più diffuso e centrale nella cultura contemporanea – rendendo così anche il nostro lavoro di florovivaisti più vicino e comprensibile», dichiara Mario Faro, direttore generale Radicepura Garden Festival.

Il tema di questa quinta edizione sarà “Chaos (and) order in the Garden”, scelto dal direttore artistico Antonio Perazzi. «I progetti selezionati esplorano il tema guida. Dal caos rinasce la natura e si organizzano le idee.


Il giardino in questo momento storico è a cavallo tra il naturale e l’artificiale e i progetti che saranno realizzati danno spazio ai tempi lenti propri della natura, rivelando la possibilità di creare stupore e meraviglia


assecondando lo sviluppo senza rigidi canoni di progettazione, un modo per rispettare l’ambiente e gli ecosistemi sottesi che in questo modo riescono a coabitare», ha commentato Perazzi.

La natura declinata secondo un approccio multidisciplinare. Radicepura Garden Festival offre la possibilità di approfondire il tema paesaggistico con un approccio artistico a 360 gradi. Protagonista quest’anno sarà l’artista siciliano Francesco Lauretta, la cui produzione spazia dalla pittura alla scultura fino alle installazioni multimediali, che inaugurerà il 18 maggio la mostra Ritual, frutto della sua residenza d’artista. Per la prima volta il festival e i suoi giardini saranno anche al centro del corso di scrittura “Le radici di una storia. Seminare un’idea, scrivere un racconto” organizzato dalla Scuola Holden con lo scrittore Mattia Corrente. I partecipanti lavoreranno con gli elementi botanici e narrativi per costruire una trama che prenda spunto dalla natura. Al via anche un workshop a luglio con l’Università degli Studi di Catania – SDS Siracusa in Architettura e Patrimonio culturale, per permettere agli studenti di confrontarsi con il tema del design e del paesaggio. Spazio anche al cinema con il ritorno della manifestazione Garden in Movies ideata da Ornella Sgroi (1-3 agosto), con lo scopo di indagare il tema giardino attraverso una narrazione più ampia. Fino al 30 aprile si potrà partecipare al concorso aperto a tutti i cortometraggi, documentari e film d’animazione, di qualsiasi genere narrativo (dramma, commedia, thriller, fantascienza, fantastico, noir, ecc.), della durata massima di 15 minuti.

Il festival terminerà il 7 dicembre con l’assegnazione del premio Gardenia al giardino che ha avuto la migliore evoluzione durante i sei mesi del festival.

In copertina: ©Alfio Garozzo

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