Compagine industriale italiana al lavoro. Tappa fondamentale per la missione umana su Marte dal 2030
Realizzare una struttura abitativa sulla Luna per accogliere gli astronauti attesi nel 2024 nell’ambito della fase 3 del programma di esplorazione Artemis nel quadro della collaborazione strategica fra la Nasa e L’Agenzia spaziale italiana (Asi). E sarà Thales Alenia Space – la joint venture Thales-Leonardo – a occuparsi, a seguito di un contratto siglato con l’Asi, dello studio di fattibilità di 16 “building block” dedicati alla futura presenza umana sia su superficie sia in orbita lunare. Un progetto avveniristico e fondamentale per l’Italia che potrà dunque partecipare alla roadmap del Programma Lunare.
Determinante il ruolo del Gateway, la stazione lunare avamposto per gli astronauti nonché laboratorio per ricerche scientifiche: dal peso di circa 40 tonnellate, sarà assemblata pezzo per pezzo e posizionata nell’orbita Near-Rectilinear-Halo-Orbit (Nrho) attorno alla Luna. La configurazione comprenderà principalmente moduli abitativi per l’equipaggio, il sistema power and propulsion moduli logistici, comunicazioni con la Terra e la Luna, un braccio robotico e moduli di attracco. La stazione lunare non sarà progettata per un’occupazione permanente, ma potrà ospitare equipaggi di 4 persone per periodi da uno a tre mesi. E i test serviranno alla Nasa per progettare la prima missione umana su Marte a partire dal 2030 in cui il Gateway avrà un ruolo fondamentale.
Cuore del Gateway sarà lo Shelter, un modulo abitativo per la superficie lunare, che avrà funzione di rifugio (pressurizzato) per gli astronauti in missione in caso di emergenza e che farà da “base” per le esplorazioni
Verrà inoltre valutata la fattibilità di elementi pressurizzati di superficie, fra cui un laboratorio lunare per esperimenti scientifici nonché una cupola vetrata di nuova generazione che possa permettere l’osservazione della Luna, della Terra e dello Spazio.
Thales Alenia, poi, svilupperà per la Northrop Grumman il modulo pressurizzato per Halo (Habitation And Logistics Outpost), uno dei primi due elementi a costituire il Gateway Lunare, che sarà lanciato entro fine 2023, la cui prima fase di saldatura è recentemente avvenuta presso lo stabilimento Thales Alenia Space di Torino in Italia.
Tra le infrastrutture di supporto anche un Lunar Data Centre che possa supportare la gestione di grandi dati e la capacità di calcolo di esperimenti sulla superficie lunare e un impianto di generazione e distribuzione di potenza. E allo studio anche un sistema di telecomunicazioni lunari per facilitare le comunicazioni fra gli elementi della base lunare, il Gateway e la Terra. «Thales Alenia Space è al centro di un approccio di cross fertilization in cui l’intera filiera (spaziale e non) di grandi, piccole e medie imprese collaborerà alla realizzazione di uno studio allo scopo di analizzare gli elementi fondamentali per l’esplorazione Lunare a 360 gradi con l’obiettivo di promuovere e supportare il sistema Italia nel mondo in linea con la visione strategica dell’Agenzia Spaziale Italiana», sottolinea Massimo Claudio Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia. E, infatti, il progetto sarà portato avanti da Thales Alenia Space a capo di una compagine industriale che vedrà in campo tutta una serie di eccellenze italiane: Aiko, Altec, Argotec, Design Gang, Enel, Fondazione Amaldi, Leonardo, Merlo, Nanoracks Europe, Pieco, Prima Additive, Qascom, Stellantis, Telespazio e Value Partners.
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In copertina: Ph. © Thales Alenia Space