Un laboratorio sperimentale dal design sperimentale firmato da Barriera Design District presieduta da Gianluca Bocchetta (Velvet Studio)
Superare i confini tradizionali del mondo della ristorazione. Questo è ciò che propone Muro – osteria contemporanea. Il progetto nasce nell’ecosistema di Barriera di Milano, a Torino, grazie alla collaborazione di Barriera Design District presieduta da Gianluca Bocchetta (Velvet Studio) che sta ridisegnando l’immaginario del quartiere, proponendo un concept di trasformazione urbana, identità culturale e innovazione sociale.
«Tutto comincia quando un muro smette di essere percepito come una barriera – spiega l’oste Matteo Borgnino – ogni muro è una porta». Da qui inizia la storia di Muro, un progetto che riunisce giovani professionisti provenienti dal design, dalla ristorazione e dall’arte, determinati a restituire dignità e attrattività a un territorio ai margini della città.
Nato come borgo proletario e operaio, Barriera di Milano è simbolo di un territorio in pieno cambiamento.
Una zona in profonda rigenerazione grazie alle sue architetture industriali che diventano spazio di trasformazione urbana. Il museo Ettore Fico, sede dell’ex Sicme (Società industriale costruzioni meccaniche ed elettriche) ne è un esempio. Si tratta di un edificio industriale degli anni ‘50 trasformato in un luogo in cui l’arte contemporanea si fa cornice di un’esperienza gastronomica del tutto innovativa.
«Abbiamo rilevato la licenza e saremo un’azienda autonoma, ma contiamo su una collaborazione fondata sulla bellezza di questo posto, che già attrae visitatori che diventeranno commensali e speriamo sempre più commensali che diventeranno visitatori» racconta Matteo Borgnino. Muro è un progetto che dimostra come la ristorazione può essere un efficace strumento di rigenerazione, anche urbana, e ponte tra la tradizione e la contemporaneità.
Muro sorge a Barriera di Milano, simbolo di un territorio in evoluzione e di profonda rigenerazione urbana. Si distingue per essere un progetto che supera il normale concetto di ristorazione. La cucina dello chef Rocco Safina ambisce ad essere linguaggio di inclusione. Sebbene il menu non sia stato ancora definito, la narrazione gastronomica attingerà alla tradizione italiana con l’immediatezza del cosiddetto “comfort food” a prezzi accessibili. Antipasti dai 5 ai 10 euro, i primi non supereranno i 14 euro mentre i secondi saranno tra i 12 e i 18 euro. Da Muro, infatti, la qualità non è un privilegio, ma un diritto. Ingredienti stagionali, filiera con produttori torinesi, la carta dei vini curata da Federico Verri, sono i veri protagonisti della cucina dello chef.
Muro sarà anche come un hub multidisciplinare con una postazione DJ permanente, lo spazio per talk e dibattiti su arte, design e food, interior design contemporaneo che dialoga con la memoria industriale dell’edificio e un dehors arricchito da vegetazione e allestimenti sperimentali.
In copertina: ©ufficiostampamuro_osteria