L’apertura di locali briosi e nuove manifestazioni in città segnano il fermento culturale del comune toscano, come “Internet Festival”, esperienza multisensoriale
Da cittadina silenziosa, povera di locali e di eventi, popolata da studenti quotidianamente chini sui libri con l’obiettivo di terminare gli studi bene e velocemente per approdare verso lidi più ameni, negli ultimi venti anni Pisa è stata ed è protagonista di un fermento culturale e di una vivacità imprenditoriale che insieme l’hanno trasformata in un luogo dove è piacevole vivere. A poco a poco una serie di manifestazioni – legate ora al food ora ai fumetti ora ai giochi da tavolo ora all’arte, solo per citare alcuni esempi – e l’apertura di graziosi e frizzanti locali, hanno reso briosa e scoppiettante la città di Galileo Galilei. A contribuire alla definizione di questa atmosfera brulicante è stata anche “Internet Festival”, manifestazione che indaga il web con decine di esperti internazionali, panel, laboratori, contest ed eventi culturali. Giunto alla sua undicesima edizione, dedicata alla “quarta dimensione”, dove l’universo fisico e tangibile si fonde con un mondo digitale i cui confini, potenzialmente infiniti, sono ancora da esplorare (#PHYGITAL è non a caso l’hashtag scelto), il festival propone dieci aree tematiche e fra queste una è dedicata proprio al food e in particolare al suo legame con la musica.
Si tratta di “Gusto Digitale” ed esplora il modo in cui tecnologia e digitale sono in grado di coinvolgere le percezioni sensoriali – misurabili in maniera scientifica – quando assaggiamo un piatto o degustiamo un calice di vino: l’esperimento sarà effettuato live in due appuntamenti, la “degustazione multisensoriale” e il “primo concerto da mangiare”.
Venerdì 8 ottobre alle 19.30 si terrà “Dal cuore ai sensi”, la degustazione sonora organizzata da CantinaJazz con la partecipazione del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali dell’Università di Pisa e dell’Istituto di Fisiologia Clinica CNR, che darà vita a un vero e proprio esperimento collettivo di multisensorialità eno-musicale. I partecipanti saranno invitati ad assaggiare tre vini diversi per caratteristiche sensoriali e a ripetere la degustazione con un sottofondo di musica opportunamente abbinata e suonata live dal CantinaJazz Trio. Per tutta la durata dell’evento saranno misurati alcuni parametri fisiologici dei partecipanti (principalmente il tracciato cardiografico attraverso un cardiofrequenzimetro in grado di comunicare via bluetooth con app su smartphone Android e iOS). I dati acquisiti saranno poi analizzati insieme al pubblico per capire quanto il cuore è disposto «a degustare la musica e ascoltare il vino», come spiegano Emiliano Loconsolo e Roberto Marangoni di CantinaJazz, rispettivamente cantante jazz professionista e bioinformatico appassionato di enologia. «Le nostre ricerche, iniziate per genuina curiosità, miravano a intervistare persone del mondo del jazz e del vino, chiedendo loro come vedevano/vivevano il rapporto tra queste due realtà – racconta Marangoni a Pantografo –. (…) Dopo oltre un centinaio di interviste abbiamo disegnato una sorta di prontuario degli abbinamenti vino-musica. (…) Nel frattempo abbiamo cercato di lavorare in modo più scientifico coinvolgendo l’Università di Pisa e l’Università di Oxford.
Oggi, grazie alla sensoristica, cerchiamo di misurare quantitativamente gli effetti della sinestesia vino/musica sullo stato emotivo dello spettatore.
Emiliano Loconsolo e Roberto Marangoni, CantinaJazz
«Ed è proprio questo che cercheremo di fare con i partecipanti all’evento di venerdì 8 ottobre all’Internet Festival».
Sabato 9 ottobre, sempre alle 19.30, andrà in scena “Il suono del cibo, tra arte culinaria e musica elettronica”, il «primo concerto da mangiare», come amano definirlo gli ideatori di Food Ensemble, progetto che fonde l’arte della cucina con la musica elettronica nato da Francesco Sarcone, in arte Sarco, musicista e sound designer, Andrea Reverberi, chef formato nelle cucine tradizionali amante della commistione di sapori ed esperienze, Marco Chiussi, sous chef e sommelier. I rumori della cucina vengono campionati e si trasformano in musica, gli ingredienti si compongono e diventano assaggi per gli spettatori che vengono coinvolti in un’esperienza immersiva e multisensoriale.
Il suono della lattuga lavata e il rumore prodotto dal coltello che incide la carne diventano parte della composizione musicale, così come gli aromi che si sprigionano durante la cottura.
Un modo per entrare in contatto con l’essenza della materia prima, ma anche con i gesti della cucina. «Immagina di vedere uno chef cucinare dei bellissimi piatti davanti ai tuoi occhi, senti i rumori della preparazione che riempiono la stanza… Lentamente i rumori si trasformano, si sommano e diventano musica – spiega il trio di Food Ensemble –. A questo punto, mentre stai ascoltando la composizione, puoi assaporare il piatto i cui suoni la hanno generata».
Entrambi gli incontri si terranno al Royal Victoria Hotel di Pisa con ingresso libero su prenotazione online. Ricordatevi di non lasciare a casa il green pass.
In copertina: Francesco Sarcone agli strumenti musicali. Cortesia Food Ensemble
©RIPRODUZIONE RISERVATA