Innovazione protagonista all’Audi City Lab e alla Triennale con Azimut
Non era il salone dell’auto, ma alla Milano Design Week grandi aziende come Citroen, Lexus e Audi sono riuscite a farsi notare tra le centinaia di firme del mondo dell’arredo e dell’architettura internazionale. Nella settimana milanese più affollata dell’anno, quella che vede il design protagonista, grandi brand del mondo dell’automobile e della nautica hanno deciso di investire ed esserci, parlando di lusso, comfort e tecnologia avanzata.
Anche quest’anno la sede di Audi City Lab è stata in Corso Venezia 11, all’interno dell’ex seminario arcivescovile voluto nel 1565 da San Carlo Borromeo. Con un fatturato annuo di oltre 60 miliardi di euro il Gruppo Audi si è potuto tranquillamente permettere di chiedere un’installazione a MAD Architects e Artemide, e il risultato è stato incredibile.
Oltrepassando lo splendido ingresso barocco dell’architetto Francesco Richini si accedeva al cortile colonnato dove si è trovato, quasi per magia, Fifth Ring: avvolto in una luce biancastra con una sottile nebbia artificiale che correva sul pavimento, un anello sospeso del diametro di 19 metri circa che dialogava con specchi d’acqua inseriti nella corte cinquecentesca, su una superficie di 1.350 mq complessivi.
Immediato il rimando alla perfezione del cerchio, simmetricamente inserito nel quadrato della struttura rinascimentale. Un’opera d’arte di fortissimo impatto che ridisegna una delle architetture più significative della città, generando uno spazio evocativo attorno ai temi dell’energia, del progresso e della tecnologia d’avanguardia. Non si dimentichi che era presente per la prima volta in Italia Aicon, l’ultima concept car di Audi.
Sfruttando la tecnologia basata sul machine learning, per tutta la settimana del Salone le vibrazioni generate dai visitatori che interagivano con lo spazio circostante hanno generato una musica di sottofondo in continua evoluzione, con uno scambio con l’anello sospeso, grazie ad un algoritmo sviluppato per l’evento dalla startup italiana Mogees.
Spostandoci in Triennale l’attenzione è stata subito rapita da una barca che sembrava sospesa nel parco. Questa volta si tratta di Azimut, azienda che produce yacht di altissimo livello da oltre 40 anni.
Il modello esposto nel prato antistante l’ingresso era l’S7, uno scafo in carbonio lungo più di 70 piedi (21 metri) acquistabile per 2,4 milioni di euro (più tasse), che può “volare” sull’acqua all’incredibile velocità di 36 nodi.
Considerando il pregio della barca, le migliaia di persone che hanno visitato l’installazione non avevano accesso agli interni del natante. Problema risolto brillantemente da Super Resolution, giovane start-up italiana con sede in Toscana. Come leggiamo dal loro sito: “Tramite l’utilizzo di nuove tecnologie di Real-Time rendering siamo in grado di rappresentare i progetti in maniera del tutto innovativa, creando avventure originali e coinvolgenti esperibili in realtà virtuale”.
#HTCVive è un dispositivo di realtà virtuale progettato da Valve, in collaborazione con HTC.
#HTCVive permette di vedere il mondo virtuale tramite un visore ottico, e grazie ad una nuova tecnologia chiamata “room scale” l’ambiente che circonda l’utente viene trasformato in uno spazio 3D in cui ci si può muovere quasi liberamente
A questo viene associato anche un tracking della testa molto preciso e il risultato è un’esperienza completamente immersiva e di forte impatto.
Così, circa 300 persone al giorno hanno indossato i visori presenti nelle due postazioni a fianco allo scafo per scoprire gli interni dello yacht in altissima definizione. In tempo reale, due grandi schermi da 70 pollici proiettavano la stessa esperienza prodotta nei dispositivi.
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