Dagli eventi europei ai festival di Luci d’artista nostrani, il mondo si illumina per le festività
Le città di tutto il mondo fanno a gara per mettere in scena luminarie innovative che rappresentano lo spirito delle feste, sposano il design e strizzano l’occhio alla sostenibilità, non di rado comunicando messaggi-progresso.
Tra i festival europei più famosi ci sono l’Amsterdam Light Festival e il Berlino Festival of Light, che illuminano le città per l’intero periodo di feste, regalando soprattutto visibilità e turismo.
A navigare l’onda del binomio turismo e comunicazione è stato l’ENIT (Ente Nazionale Italiano per il Turismo) che ha saputo sfruttare il momento propizio delle festività per lanciare all’estero una campagna ad hoc, che rientra nel piano triennale 2016-2018 per il rilancio del turismo in Italia. In particolare a Times Square è stata catturata l’attenzione di migliaia di passanti attraverso un video ad alta risoluzione, trasmesso 24 ore su 24 fino alla mezzanotte del 31 dicembre, che mette al centro l’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, e pone l’accento sulla natura, sul cibo, sugli itinerari culturali e patrimonio artistico, offrendo spunti anche sui luoghi dove praticare sport e prendersi cura della propria salute e benessere. Una vera e propria brochure video-animata.
Le luci natalizie sono protagoniste in tutto il Bel Paese che ospiterà da nord a sud progetti innovativi messi in campo da artisti, architetti e professionisti del settore, più o meno emergenti, che prevedono tutta una serie di opere inedite, ecosostenibili e co-partecipative, oltre che apportare uno svecchiamento agli allestimenti più classici.
Uno degli apri-fila di quest’anno è Trento che la sera dell’8 dicembre ha inaugurato “Illuminaria 2017-2018”, con una videoproiezione luminosa sulla facciata del museo Muse, spettacoli di luce open-air nel quartiere Le Albere e un Albero di Natale moderno, di 6 metri per 8 di altezza, realizzato dall’artista Anna Scalfi Eghenter.
La scelta di puntare su design e creatività negli allestimenti, pur rimanendo fedeli all’iconicità del Natale, è condivisa anche da altri comuni italiani. Tra le installazioni più suggestive, l’EcoAlbero di Santarcangelo di Romagna, realizzato con materiali poveri di recupero e di scarto; l’Albero 3D a Siracusa; l’Albero elettronico di Gubbio, considerato il più grande al mondo; il progetto Lignum-Verba dell’Albero Senziente a Lanciano (Chieti), fatto di bancali di legno e illuminato a led, ideato da Nicola Antonelli e Stefano Faccini, con “l’idea che il legno di abete tornerà ad essere un albero dopo essere stato trasformato in bancale per uso industriale” ha affermato Luca Di Francescantonio, presidente dell’Associazione Arena7, “Chiunque potrà comunicare il proprio sentimento al quale corrisponderà un colore, così da avere un albero che avrà appunto sentimenti”.
A Pietrasanta, nel lucchese, è stato allestito “l’abete-ombrello, espressione inedita del Natale. Un’installazione curiosa ed efficace che rispetta la tradizione” ha affermato Daniele Taccola, consigliere uscente del piccolo paese nel lucchese, parlando dell’opera delle scultrici argentine Flavia Robalo e Veronica Fonzo che consiste in un abete fatto di ombrelli bianchi luminosi, alto oltre 7 metri per 6 di diametro.
Un Natale all’insegna dell’espressione artistica invece a Legnano, comune nel milanese, con l’allestimento del Calendario dell’Avvento a grandezza naturale, proiettato su una palazzina di Piazza San Magno. “Ci saranno 24 caselle di 3 metri per 2, quasi 400 metri quadrati complessivi, con la riproduzione dei disegni originali di Velasco Vitali, che poi metteremo in mostra. Ogni sera si aprirà una casella e ci sarà un evento che coinvolge la gente in piazza” ha affermato il progettista Flavio Arensi.
Nelle grandi città, le programmazioni sono di più ampio respiro allo scopo di coinvolgere intere aree, sia centrali che periferiche. A Milano, l’evento di punta di quest’anno sarà il Christmas Light Show Festival, che interesserà ben 30 piazze e 26 monumenti con l’installazione di luminarie a basso impatto ambientale ed energetico, spettacoli di luce e, dulcis in fundo, un albero di Natale di cristalli al centro della Galleria Vittorio Emanuele II.
Per le Luci d’artista di Torino sono previste 25 opere d’autore disseminate per i principali punti di aggregazione della città, in particolare “Il volo dei numeri” alla Mole Antonelliana, che consiste in una cascata di caselline rosse luminose, data da 500 lampade stroboscopiche a led ancorate alla base con delle funi metalliche; l’evento “Cosmometrie” di Mario Airò, con proiezioni geometriche e di simboli sulla pavimentazione di Piazza Carignano; “Volo su…” in Via Garibaldi. E ancora, il Tappeto Volante di Daniel Buren in Piazza Palazzo di Città e l’illuminazione a luci blu allestite sulla volta della Galleria Umberto I. È stato messo a punto anche un piano di decoro per il grattacielo Intesa Sanpaolo, con vere e proprie scenografie visibili ad ampio raggio.
Anche a Pistoia, città italiana della cultura nel 2017, si fanno le cose in grande. L’allestimento degli spazi cittadini è stato affidato al duo emergente Antonello-Ghezzi (Nadia Antonello e Paolo Ghezzi), i quali possono contare su un’attiva partecipazione da parte dei commercianti. I diamanti sopra le vetrine dei negozi, a segnalare simbolicamente un percorso pedonale per la passeggiata festiva, la luminaria di 30 metri d’altezza e 50 metri di lunghezza in Piazza Duomo e le cinque opere di Giuliano Tomaino, collocate in diverse aree, sono soltanto alcune delle decorazioni in programma per Pistoia.
A Salerno, come di consueto, torna il festival delle Luci d’artista, con la novità quest’anno dei quattro differenti percorsi tematici che parlano di mito, sogno, tempo e, naturalmente, del Natale con riferimenti alla tradizione partenopea. In particolare, la Villa Comunale acquista un aspetto surreale con luminarie di animali; Corso Vittorio Emanuele diviene una distesa di luce; immagini di Nettuno e del mare troneggiano alla Rotonda e flash della Costiera Amalfitana in piazza Sant’Agostino.
È un’occasione questa di sfoggio creativo anche per i piccoli comuni come per esempio Ruvo, a pochi chilometri da Bari, che mette in scena “un progetto culturale, di innovazione sociale, a cui hanno partecipato con le mani, con la mente e con il cuore tanti ruvesi”ha affermato Monica Filograno, assessore alla cultura della cittadina pugliese. Componenti artistiche si fondono ad altre di carattere musicale: acrobati che danzano nell’aria in Piazza Matteotti, pesci che nuotano nel vuoto tra le facciate di via Vittorio Veneto, proiezioni architettoniche sulle pareti di palazzo Avitaja, tutto ciò raccontato a metà tra “la vertigine e l’equilibrio”, le due tematiche scelte in questa iniziativa.
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