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Manhattan Morelli @Adobe Stock

La Grande Mela, città di storie e destini incrociati: il nuovo romanzo di Laura Magni

 “Gente di New York” tra anime in movimento e incontri inaspettati. Presentato il racconto della metropoli che scrive da sé le sue storie


Città di musica. Città teatrale che fa da sfondo e da proscenio. Città che si scrive da sola. Questa è New York per Laura Magni, scrittrice del romanzo “Gente di New York” di Morellini Editore.

Il libro racconta di mille intestini intrecciati, vite che si sfiorano per le strade della Grande Mela, ove ogni incontro può trasformare il corso di un’esistenza e un addio può celare un nuovo inizio: «È nato da storie che ho vissuto personalmente, alcune inventate, altre trasformate in caso letterario, ma si ispirano tutte alla vita delle persone che ho incontrato» ha raccontato Laura Magni alla presentazione “21 minuti con l’autore” organizzato da Morellini Editore.

Perché proprio New York? A spiegarlo è la stessa autrice che si definisce una “West side woman” dato che nei suoi soggiorni newyorkesi ha vissuto in appartamenti locati tra Soho e Harlem, fino a Meatpacking: «New York è una città capace di aprirsi. Bastava passare una mezz’ora su una metro o su una panchina. In qualunque posto io mi fermassi, incontravo persone che mi raccontavano la loro storia – aggiunge Magni – New York è una delle case della mia anima».

Il romanzo parte dal suo amore per la Grande Mela e le persone che le ha fatto conoscere: gente comune, professionisti, artisti, anime luminose e anime perdute che s’intrecciano.


«Vorrei che chi legge il libro abbandonasse l’idea di tenere insieme tutte le trame e si lasciasse sorprendere, così come io mi sorprendo ogni volta della città» spiega l’autrice


La storia segue il filo di Mia, una giovane giornalista, e Simon, un informatico, entrambi in bilico tra passione e lavoro. C’è Eduardo, che ricuce i suoi legami con il Cile e la sua “nuova” vita newyorkese. Liza, che argina il suo carattere tipico irlandese con l’ironia di Phineas, raffinato psikodandy, mentre Brooke, ragazza piercing e punk rock, rischia grosso con la malavita. Questi sono solo alcuni dei protagonisti del romanzo nel quale si esplorano le dinamiche legate agli amori, all’inclusività, all’identità e alle possibilità di una rinascita in una New York vibrante e multiculturale.

Foto e musica sono il perfetto connubio a conclusione del romanzo. L’autrice, infatti, ha dedicato una parte del libro a quei fotografi che sono riusciti a cogliere la vera essenza della città. Tra questi, colui che ha fatto lo “scatto perfetto” per la copertina del romanzo, Natan Dvir. Infine, una sezione riservata ad una playlist musicale: «Si tratta di una colonna sonora molto eterogenea. Mentre scrivevo mi venivano in mente dei titoli che erano slegati tra loro: da Mils Davis a Bruce Springsteen. Ognuna di queste rappresenta la mia New York».

In copertina: ©Adobe Stock

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