“Your unexpected encounter” il titolo della mostra che ripercorre i 30 anni del lavoro dell’artista danese
Arte, sostenibilità e cambiamenti climatici sono tematiche consuete nel lavoro di Olafur Eliasson. Una figura iconica nell’universo della cultura contemporanea, nominato Ambasciatore di buona volontà dell’Undp nel 2019 per il suo grande impegno verso l’ambiente. Realizzazioni le sue allestite in molteplici rassegne internazionali che fin dal 1997 hanno segnato il mondo delle arti figurative con interventi dedicati a scultura, pittura, film, fotografia e installazioni.
Nel 2003 il successo di “The Weather Project” alla Turbine Hall della Tate Modern di Londra cui fecero seguito interventi per gli spazi pubblici tra i quali emergono The New York City Waterfalls (2008); Fjordenhus (2018) e Ice Watch (2014-2019). Un’installazione temporanea, quest’ultima, esibita in tre capitali europee in coincidenza con eventi rilevanti legati al climate change, e volta a sensibilizzare la comunità fornendo un’esperienza diretta e tangibile sullo status dello scioglimento dei ghiacci artici.
Il tema dell’ambiente, insieme a quelli della luce, colore, percezione, geometria e movimento sono il filo conduttore dell’ultima mostra retrospettiva dedicata a tre decenni di carriera di Eliasson.
La sede è Istanbul Modern, primo museo della città dedicato all’arte moderna e contemporanea, ubicato lungo il waterfront di Karaköy, al punto d’incontro tra lo stretto del Bosforo e l’estuario del Corno d’Oro.
Progettato da Renzo Piano Building Workshop, il museo accoglierà, grazie al supporto di Eczacıbaşı Group e VitrA, la sua prima mostra personale fino al prossimo 9 Febbraio 2025, Olafur Eliasson: “Your unexpected encounter” il titolo del percorso espositivo. Un’introduzione immediata che sottolinea la convinzione dell’artista secondo la quale le opere si completano solo in seguito al coinvolgimento degli spettatori e alla loro partecipazione attiva. Attraverso il processo dinamico di scoperta da parte del pubblico, gli eventi presentati da Eliasson danno luogo a esperienze non raramente uniche e personali. «Quando incontriamo queste opere – spiega il curatore Özsoy Sağnak – diventiamo consapevoli di realtà che vanno al di là dei nostri sensi, dei movimenti, delle persone intorno a noi e di ciò che percepiamo solo con i nostri occhi. Per questo motivo, Olafur Eliasson usa spesso il pronome “vostro” quando indica le sue opere e le sue mostre, immaginando che avremo incontri inaspettati e sorprendenti mentre viviamo le sue creazioni. Siamo entusiasti di presentare la prima mostra personale di Eliasson in Turchia. Il mondo che costruisce con i suoi lavori sarà un’esperienza indimenticabile per gli spettatori di tutte le età».
E il percorso inizia con la veduta di “Your unexpected journey” (2021), installazione permanente, organizzata lungo la scalinata d’ingresso, che appare come sospesa nel vuoto. Qui incontri inaspettati e in continua evoluzione tra le linee precise e razionali del vano scala e le superfici curvilinee riflettenti delle opere d’arte che mutano in parallelo al movimento dei visitatori lungo i gradini. In mostra circa 40 opere che includono pezzi storici accanto a nuovi. Elementi che popolano le gallerie del secondo piano dove i lavori vengono raggruppati tematicamente e appare in prima linea l’interesse dell’artista verso la percezione, la luce, il colore e la geometria nonché il suo costante impegno nei confronti delle questioni ambientali.
Ampio il protagonismo di lenti, vetri colorati, proiezioni e superfici riflettenti negli esposti, riavvicinati per sperimentare nuove esplorazioni con la percezione e l’intorno. Protagonista rimane anche la luce e le sue proprietà effimere, qui tra i motivi principali della rassegna.
“Dusk to dawn, Bosporus” l’installazione creata deliberatamente per “Your unexpected encounter” da Eliasson dove elementi in vetro soffiato a mano vengono accostati su tavole in legno di deriva. Componenti che riconducono i mutevoli colori del Bosforo all’interno dello spazio museale riproponendo l’interesse dell’autore per le proprietà naturali del colore, della luce e dell’acqua.
Significativo il rapporto dell’artista con la città in cui partecipò alla quinta edizione della Biennale Internazionale di Istanbul nel 1997. «Senza quell’incontro con Istanbul, quasi tre decenni fa, non sarei l’artista che sono oggi, quindi è emozionante tornare qui, una città che ha per me un grande significato personale. – spiega Eliasson – Sono particolarmente affascinato dalla posizione unica della città sul Bosforo, importante punto di connessione per il traffico marittimo. La navigazione, l’orientamento e il mare sono stati temi cruciali nella mia arte nel corso degli anni, ma hanno un significato speciale qui, nel nuovo lavoro permanente che ho creato per Istanbul Modern e nella mia mostra “Your unexpected encounter”. Il visitatore può prendersi il suo tempo all’interno del museo, orientandosi tra le opere d’arte, e poi rivolgere la sua attenzione all’esterno, dove le navi passano davanti alla galleria in rotta verso destinazioni di tutto il mondo».
E il rapporto tra spazi interni ed esterni, tra gli ambiti di Istanbul Modern e l’intorno persiste nell’intervento site- specific di “Sunset kaleidoscope”. «Un caledoiscopio – secondo l’introduzione dell’autore – descritto come un’opera che consiste in una costruzione quadrata in legno, rivestita internamente di specchi e confinante con una finestra. All’interno si trova un sole rotante sotto forma di disco giallo traslucido. Sia il sole che la vista dell’esterno si riflettono all’infinito negli specchio».
Guardando verso il Bosforo, la vista viene trasformata dal movimento portando una narrazione unica della storia della città e dello spazio contemporaneo all’interno della mostra.
Il modo in cui percepiamo e co-creiamo l’ambiente viene ulteriormente qui esplorato da Eliasson riproponendo una serie di opere d’arte che affrontano la crisi climatica. “The glacier melt series 1999/2019” è la collezione di fotografie che illustra e testimonia l’impressionante velocità con cui i ghiacciai islandesi si stanno ritirando. Sponsor dell’iniziativa sono il Gruppo Eczacıbaşı e VitrA. Öykü Özsoy Sağnak, Nilay Dursun e Ümit Mesci i curatori della rassegna.
In copertina: Olafur Eliasson, Model for your circular city, 2024; Installation view: Olafur Eliasson: Your unexpected encounter, Istanbul Modern, Türkiye, 2024; Photo: Kayhan Kaygusuz; Courtesy of the artist; neugerriemschneider, Berlin; Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles; © 2024 Olafur Eliasson
©RIPRODUZIONE RISERVATA