In Abruzzo un esempio virtuoso di valorizzazione del territorio. Connubio tra arte, architettura e natura
Ha ricevuto la menzione al Premio nazionale del paesaggio 2022-2023, e il Premio In/Architettura per gli Interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente per la regione Abruzzo, oltre ad aver partecipato alla 17 Biennale di Architettura di Venezia nell’ambito del Padiglione Italia. Buonanotte Contemporanea è uno degli esempi in cui la sinergia tra arte, architettura e natura può portare alla rivitalizzazione di uno dei tanti borghi abbandonati in Italia.
Conosciuto in precedenza come ‘Malanotte’, Buonanotte è la parte più vecchia del paese di Montebello sul Sangro, in provincia di Chieti, svuotatasi negli anni ’60 a causa di una frana. Oggi questo agglomerato di case di pietra arroccate, che si estende su 380 mq circa, è diventato un polo di attrazione turistica e culturale, grazie agli interventi di valorizzazione promossi dal comune abruzzese con il sostegno della Regione affidati allo studio di architettura locale CASa Architetti con la partecipazione degli artisti Vincenzo Marsiglia, Jasmine Pignatelli e Artan Shalsi.
Immagini di progetto ©CASa architetti
Un progetto basato sul principio della rigenerazione come rimessa in sicurezza degli edifici da un punto di vista architettonico, che diventano un percorso fruibile ai visitatori, sia come messa in sicurezza della comunità che un tempo abitava questi luoghi, con un’attività di memoria.
Grazie a questo intervento, i ruderi sono diventati un itinerario d’arte sperimentale, luoghi espositivi in cui le installazioni artistiche site specific – tutte realizzate in ferro e in un’officina locale – dialogano con le pietre e con la natura di cui il borgo è circondato, trovandosi tra la Maiella e il lago di Bomba. Una valorizzazione del territorio che riprende il concetto di “exaptation”, un termine preso in prestito dalla paleontologia e che definisce quel processo evolutivo per cui gli organismi riadattano strutture preesistenti, dando loro nuove funzioni.
Nel caso di Buonanotte Contemporanea, da mere funzioni residenziali gli edifici si sono trasformati adattando i loro spazi a nuovi usi e, attraverso un esercizio di memoria, riannodano un filo con il patrimonio architettonico originario, generando allo stesso tempo a un nuovo paesaggio contemporaneo. Un modo per contrastare lo spopolamento, ma anche l’impoverimento culturale ed economico di questo piccolo Comune, come ha sottolineato anche la giuria del Premio del paesaggio nella sua menzione: “il progetto si configura come un intervento orientato al contrasto dello spopolamento dei territori marginali, rafforzato dall’introduzione di opportunità concrete per lo sviluppo di una proposta turistica attuale e compatibile con le identità locali. Progettualità architettonica, creatività artistica e valorizzazione dell’ambiente naturale si intrecciano in questo esempio inedito di rigenerazione interdisciplinare”.
Pur non essendoci dati certi, le stime parlano di circa 1.500 visitatori l’anno.
Montebello sul Sangro fa parte di quei 5.500 piccoli comuni presenti in tutta Italia secondo le stime dell’Anci, che costituiscono il 69% del totale e rappresentano il 17% della popolazione nazionale (e dei quali un terzo ha meno di mille abitanti). Un patrimonio inestimabile per il nostro Paese, che in alcuni casi lo Stato ha cercato di valorizzare attraverso alcune linee di finanziamento, dai 21 borghi vincitori del bando rigenerazione Pnrr da 20 milioni di euro, ai 294 piccoli centri individuati per partecipare al bando del ministero della Cultura per sostenerne la rigenerazione culturale, sociale ed economica.
In copertina: Buonanotte Contemporanea ©Michele Boccia
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