Nel ranking di Aura Print prima è Londra. Ma il nostro Paese piazza nella Top 20 Roma, Firenze, Venezia e Milano
«Non ce ne rendiamo conto, ma la nostra ricchezza rispetto all’analfabeta (o di chi, alfabeta, non legge) è che lui sta vivendo e vivrà solo la sua vita e noi ne abbiamo vissuto moltissime». Così scriveva Umberto Eco in una delle sue celebri Bustine di Minerva. E se è vero (e lo è, in qualche modo) che leggere dei libri moltiplichi le vite che ciascuno di noi ha a disposizione, moltiplica anche i luoghi visitati. È dunque un’idea originale, ma sensata quella di Aura Print, società britannica specializzata nella stampa, che ha stilato la classifica delle città europee più citate nei romanzi scritti dal 1920 al 2019.
In questo ranking, basato sui titoli presenti su Google Books, Roma è terza dietro a Parigi, seconda. Il primo posto va a Londra.
E se vi pare deludente apprendere che ci sia sfuggita la posizione più alta sul podio, sappiate che, tuttavia, l’Italia è l’unico Paese a vantare ben quattro città nella Top 20. Chissà che questo non sia un buon auspicio a cambiare registro, visti i numeri deludenti di quanti leggono abitualmente nel nostro Paese. Al sesto posto per numero di menzioni c’è infatti Firenze, al 12mo Venezia e al 17mo Milano.
Londra è senza rivali, la capitale dei romanzi con 286 milioni di citazioni. Staccatissima, Parigi è a quota 95 milioni e 240mila. Roma, terza, ne ha 48 milioni e 841mila, a conferma di un passato così imponente da non poter essere cancellato dalle difficoltà del presente. Venezia supera quota 10 milioni e Milano è quasi a otto. Può fare un po’ impressione scoprire che la Serenissima è “solo” al 12esimo posto considerando che, proprio per la sua atmosfera particolare, è stata protagonista di titoli immortali, a cominciare da Morte a Venezia di Thomas Mann (che però, essendo uscito nel 1912, è fuori da questa classifica. I tempi cambiano). Ma si sa: i libri, come più in generale tutto ciò che è cultura, sono – o dovrebbero essere – al di fuori di ogni disputa politica, etnica, religiosa, persino bellica. In questa graduatoria la quarta posizione è per Mosca (31 milioni di citazioni), a proposito della quale com’è naturale la fa da padrona la ragguardevole letteratura russa. Anche questo dato, a ben guardare, può rappresentare una speranza: quella di tornare presto a riferirsi alla Russia principalmente per i suoi grandi scrittori, e non per fatti più attuali e più tragici.
In copertina: Londra ©wallpaperflare.com
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