Tremila alberi piantati da Coldiretti e Rete Italia nel nordest dell’Urbe: «Ripetiamolo anche altrove»
© Federica Desideri
Un bosco pensato per assorbire inquinanti e fare da scudo contro le ondate di calore. Sono stati piantati tremila alberi, e questo è inteso solo come il primo step della forestazione nel Parco Regionale Urbano di Aguzzano, 52 ettari vicino alla Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, nella periferia nordest di Roma. Non lontano da dove lo scorso anno, nel contesto del progetto “Ossigeno” della Regione Lazio, erano peraltro già stati piantumati 500 alberelli. Si tratta di specie autoctone e tipiche del luogo che verranno curate anche nelle fasi successive: farnia, leccio, carpino bianco, acero campestre, tiglio, frassino maggiore, pioppo. Tra gli arbusti rosa canina, alloro, ligustro, corniolo, biancospino.
L’iniziativa pilota, che si punta a replicare anche altrove, è stata messa in atto in più giornate del mese scorso, nell’ambito della Campagna nazionale “Foresta Italia”, da Rete Clima con Coldiretti e alcuni partner privati per onorare la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) dello scorso 22 aprile, promossa ormai più di cinquant’anni fa dall’Onu. Nel caso del parco di Aguzzano l’attività si svolge nell’ambito di un protocollo d’Intesa firmato dal IV municipio capitolino e da Rete Clima Impresa Sociale. «Attenuare la cosiddetta isola di calore, la rimozione di inquinanti dall’aria, la riduzione dei fenomeni di ruscellamento e allagamento sono tra i maggiori benefici che questa forestazione porterà nel nostro territorio», il commento di Federica Desideri, assessora del IV municipio alle politiche ambientali, decoro urbano, protezione civile e politiche abitative.
© Federica Desideri
Con l’occasione Coldiretti e Rete Clima si sono rivolte alle città italiane perché concedano aree nelle quali far sorgere nuove foreste urbane che servano da Nbs (Nature Based Solutions). Così facendo si ridurrebbero le emissioni di CO2, migliorerebbe la qualità dell’aria, aumenterebbe la biodiversità, si mitigherebbero le temperature contrastando le ondate di calore eccezionali rilevate da Copernicus, il servizio Ue di osservazione della Terra, nel Sud dell’Europa: area che l’anno scorso ha registrato il numero più alto di sempre di giorni con stress termico molto forte. Coldiretti e Rete Clima osservano a proposito che gli alberi rinfrescano gli ambienti in cui si trovano grazie sia all’ombreggiatura che producono sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame fungendo da condizionatori naturali. Un’area verde urbana di 1500 metri quadrati, affermano i promotori, raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza.
Piantare alberi è un investimento sul futuro. Crediamo che possa essere un’opportunità di educazione ambientale e di cura del Pianeta, così come una possibilità economica per i nostri vivaisti forestali privati.
Ettore Prandini, presidente Coldiretti
«Gli interventi di forestazione della Campagna Foresta Italia – ha detto Paolo Viganò, presidente di Rete Clima – nascono dalla volontà delle aziende di contribuire, con azioni concrete ed efficaci, alla tutela ambientale. Tutte le piante sono inoltre accompagnate da passaporto fitosanitario, che garantisce il controllo, la tracciabilità e l’assenza di malattie la cui diffusione potrebbe causare gravi danni economici ed ambientali», ha concluso Viganò. Perché la battaglia per il clima implica di certo un progresso tecnologico, ma spesso sfruttare ciò che si ha a disposizione da sempre può essere assai utile, oltre che relativamente semplice.
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