In sei templi della cultura, un viaggio per tappe, tra arti visive e alta moda
A Parigi, un incontro immersivo tra il mondo dell’arte e quello dell’alta moda celebra e omaggia il talento dell’iconico Yves Saint Laurent e dell’omonima maison di haute couture. Scenografia dell’evento è l’arcipelago dei musei della Ville Lumière, accostati in un viaggio inedito, capace di oltrepassare le consuete esperienze espositive e raccontare in un nuovo format le molteplici affinità e le inaspettate connessioni tra arti visive e fashion design.
Yves Saint Laurent Aux Musées. Questo il titolo della grande rassegna che coinvolge sei tra i più noti templi culturali della capitale: il Louvre, il Centre Pompidou, il Museo d’Orsay, il Museo d’arte Moderna, Il Museo Picasso e l’Yves Saint Laurent Museum, uniti per commemorare il lavoro, la vita e i successi dello stilista e della sua griffe.
«Storie diverse prendono forma da un museo all’altro – spiega la co-curatrice Mouna Mekouar – e ci consentono di porre domande su idee e miti che circondano la figura di Yves Saint Laurent (nel 2018 era stata dedicata una mostra a Torino) come creatore di moda e artista: miti che si avvicinano alle parti più nascoste del suo modo di essere, ma anche alla sua ricerca di perfezione».
Numerosi i temi conduttori delle mostre, costanti nel proporre e raccontare le connessioni tra arte e couture.
Unanime la scelta di immergere la moda nell’olimpo di pittura e scultura, allestendo i modelli iconici creati dal couturier nel cuore delle sale delle collezioni permanenti delle gallerie museali.
Non casuale la scelta della data d’inaugurazione di Yves Saint Laurent Aux Musées, aperta al pubblico il 29 gennaio 2022, giorno che segna i 60 anni del debutto in passerella della House of Yves Saint Laurent, fondata a Parigi il 4 dicembre 1961 dall’allora venticinquenne Yves Saint Laurent e dal compagno e socio Pierre Bergé.
Ma cosa accadde quando moda e arti visive si incontrarono nella carriera di Yves Saint Laurent? Contaminazioni che sottolinearono la sua estesa conoscenza e passione infinita verso le opere di artisti di periodi storici diversi, da cui trasse motivi per lo studio di linee e geometrie e per la scelta delle sfumature delle sue creazioni. Al Centre Pompidou, un viaggio tra le arti figurative contemporanee, fonte d’ispirazione per la collezione autunno – inverno del 1965, influenzata dai quadri dell’olandese Piet Mondrian, dove i colori e le geometrie originali vennero materializzate in opere d’arte dinamiche a tre dimensioni. Dalla Composition en rouge, bleu et blanc II (Piet Mondrian, 1937) al tubino in jersey di lana con tocchi di colore in nero, rosso, giallo e blu, affini all’opera del maestro.
Poliakoff e Mondrian mi rigenerarono e mi rinnovarono in un modo straordinario: mi insegnarono purezza ed equilibrio
Yves Saint Laurent
E il dialogo creativo con i protagonisti dell’arte divenne una costante di rimandi in tutta la sua carriera. Forte la sensibilità verso i capolavori di Henri Matisse, Georges Braque, Pierre Bonnard, Fernand Léger e Vincent van Gogh. «La mia arma è il mio modo di guardare alla mia era e all’arte del mio tempo» sosteneva Yves Saint Laurent, accostando il suo approccio visionario ai movimenti culturali del ventesimo secolo.
Quel «Genio di Picasso», introducendo un’espressione di Yves Saint Laurent, un’altra costante fonte di fascinazione per lo stilista da cui si materializzarono capi importanti, presentati con il nome del pittore spagnolo, quali la Veste Hommage à Pablo Picasso, ispirata dal Portrait de Nusch Eluard (Pablo Picasso, 1937) ed il Robe Hommage à Pablo Picasso, elaborato dal dipinto Buste de femme au chapeau rayé (Pablo Picasso, 1939).
Il connubio dei toni d’oro, in arte e fashion design è il tema alla Galerie d’Apollon del Louvre dove si evidenziano le analogie tra la luminosità e i cromatismi dei suntuosi interni e i ricercati modelli delle collezioni, densi di ricami e pailettes insieme ad inserti in materiali preziosi.
Background diverso per le creazioni protagoniste al Museo d’Orsay: abiti da sera disegnati per il ballo dedicato al centenario di Proust, con clienti d’eccezione come Baron Guy de Rothschild e Jane Birkin. In primo piano la passione di Yves Saint Laurent per l’opera dello scrittore francese, autore di La Recherche du temps perdu, più volte riletta e mai ultimata dal designer. In mostra anche i capi sinonimo della rivoluzione stilistica della maison YSL dove vestiti un tempo prettamente maschili, smoking in primis, venivano rimodellati con tagli prettamente femminili.
Nel 1983, la carriera del leggendario couturier fu celebrata da una retrospettiva al Metropolitan Museum of Art di New York, presentata come la prima grande rassegna d’arte dedicata all’opera di un grande maestro dell’alta moda ancora in vita. Significative le realizzazioni del Musée Yves Saint Laurent di Marrakech e di Parigi del 2017. Quest’ultimo, attivo nell’esibizione in corso, mostra una selezione di materiali d’archivio che illustrano le attività della casa di alta moda insieme ai processi creativi del couturier.
Yves Saint Laurent Aux Musées è realizzata grazie al supporto di Fondation Pierre Bergé – Yves Saint Laurent e sarà visitabile fino al 15 maggio 2022.
In copertina: la mostra su Yves Saint Laurent. Ph. ©Pierre Antoine