Tra arte e architettura (firmata Modus Architects), con la cura di Angelika Sattler, hôtelier di terza generazione
Una meta per una vacanza tra creatività e natura, tra arte e benessere. Un’opera d’arte e uno spettacolo dentro cui vivere. Circondato da alcune delle più maestose vette delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’Unesco. A 1.900 metri di altezza, Icaro Hotel è un buen retiro che fin dal 1936 si nutre del paesaggio naturale e culturale dell’Alpe di Siusi. Un design hotel ma anche un art hotel firmato dagli architetti di Modus Architects, aperto nel mese di luglio, e oggi avvolto nella magia invernale. Chi gestisce la casa è Angelika Sattler, hôtelier di terza generazione, insieme alla sua famiglia. Angelika, con i suoi modi riservati e amichevoli e il suo profondo senso dell’ospitalità, si prende cura di ogni piccolo dettaglio della casa, facendo sì che ogni ospite trovi qui un rifugio di pace e una fonte di energia.
Icaro è più che un hotel, una Gesamtkunstwerk, un’opera d’arte totale da scoprire e vivere: le pareti sono colorate e ricche di suggestioni, le stanze si trasformano in telescopi per guardare lontano verso le cime, l’arte è incastonata persino nei muri e la fantasia è libera di muoversi, dentro e fuori le mura della casa.
Una trentina di camere per il piccolo hotel che si trova all’ingresso delle Dolomiti. Immerso in un parco naturale quasi totalmente “car free” l’hotel sorge sul Monte Piz, a 3 chilometri da Compaccio, la stazione a monte della funivia dell’Alpe di Siusi e dal parcheggio centrale.
Dal 2010, Icaro è il primo hotel a impatto climatico zero nelle Dolomiti. L’elettricità verde è ottenuta da energia idroelettrica, il riscaldamento è a gas, i detergenti ecologici e le emissioni di CO2 sono compensate attraverso progetti certificati di tutela del clima. L’hotel è in possesso dell’Ecolabel UE, prestigiosa certificazione per la gestione sostenibile e consapevole dell’ambiente.
Non solo montagne e natura, ma anche arte, design e architettura contemporanee: ciascun angolo dell’hotel è pensato con cura, per dare spazio all’immaginazione e al piacere dell’inatteso. Anche gli interventi artistici di Hubert Kostner, noto artista e marito di Angelika Sattler, danno un’impronta caratteristica all’intero edificio. E proprio come l’architettura, anche l’arte sorprende e incuriosisce, insinuandosi là dove non ci si aspetterebbe di trovarla.
Il nome? Si racconta che un giorno il padrone di casa dell’originario rifugio si esibì in un ardito salto sulla neve con i suoi sci, e alcuni ospiti esclamarono: “Voli, come Icaro”. Fu così che decise di battezzare con questo nome mitologico, la sua locanda alpina. Lo storico rifugio in legno ha ispirato il progetto architettonico per la nuova struttura, che lo studio di Bressanone ha realizzato con materiali sostenibili, in collaborazione con esperti artigiani locali. E così, come un’immensa ala spiegata verso il cielo, il boutique hotel osserva l’orizzonte da lontano e vi invita a venire più vicino, per esplorarne ogni angolo. Potente e protettivo, si staglia nell’immenso panorama dell’Alpe e poi, con discrezione, si ritira nel silenzio di montagna, lasciandovi spazio per riflettere e riposare, scoprire ed esplorare, stupirvi e curiosare. Come un abbraccio tra il legno e il prato, un volo tra terrazze e nuvole, un rifugio tra quiete e joie de vivre.
Anche la cucina è parte del progetto: lo chef Saverio Fiore, pugliese per nascita e sperimentatore per vocazione, insieme alla sua brigata fonde con estro e irriverenza i sapori della montagna con i generosi aromi del sud, le ricette classiche con i più arditi e gustosi voli gastronomici. Ecco che anche i piatti sono un’avventura.
Quando un nuovo giorno sorge tra le vette, che sia inondato di sole o di neve, è tempo di andare. Verso un’escursione in alta montagna, una perlustrazione delle Dolomiti segrete, una sciata, un’incursione nel verde in bicicletta o in e-bike. Attività en plein air, per poi godersi un massaggio, un trattamento, una sauna, tra gli aromi e gli effetti benefici del fieno, del pino e delle pietre calde, piuttosto che un tuffo in piscina o anche semplicemente qualche ora di felice far niente davanti al panorama immenso dell’Alpe di Siusi.
In copertina: l’Hotel Icaro ®ICARO by Leonhard Angerer
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