Mostre, percorsi, restauri, iniziative per celebrare i 700 anni dalla morte del poeta
Dante 2021: un anno di celebrazioni per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. Da Verona a Ravenna, passando, ovviamente, per Firenze; un viaggio tra cammini “danteschi”, eventi e mostre tematiche, in attesa che il turismo italiano torni “a riveder le stelle”.
Lonely Planet inserisce “Le vie di Dante” nella categoria “Best in Travel 2021”. Firenze, Scarperia e San Piero, Borgo San Lorenzo, Marradi, Faenza, Brisighella e Ravenna, i luoghi in cui Dante visse da esule sono stati segnalati dalla guida dei viaggiatori come la destinazione da non perdere per l’anno a venire, insieme al trekking “Il Cammino di Dante” (395 km in 20 tappe da Ravenna a Firenze e ritorno), nella categoria “Sostenibilità come esempio di turismo slow”. Un itinerario all’insegna del turismo lento, in bici, a piedi o in treno, tra arte e cultura, artigianato, enogastronomia e natura. Oltre alle soste “obbligate” (come il Battistero fiorentino di San Giovanni, caro a Dante, e alla sua tomba a Ravenna), non mancano suggerimenti più originali come la visita delle 33 celebri lapidi dantesche nel Quartiere Medievale di Firenze, il percorso all’Eremo di Gamogna, un antico complesso monastico del 1053, Grotta Tanaccia nel ravennate, o la visita a Palazzo Milzetti a Faenza, con i suoi soffitti affrescati secondo lo stile Neoclassico.
“Dante a Verona 1321-2021”, sulle orme del Sommo Poeta. La città scaligera è stata per Dante «lo primo refugio e ’l primo ostello». Qui il poeta giunse nel 1303, beneficiando della «cortesia del gran Lombardo», Bartolomeo della Scala, e vi tornò altre due volte, ospite di Cangrande, a cui Dante dedicò la terza cantica della Divina Commedia.
Dalla chiesa di Sant’Elena ai palazzi affacciati su Piazza dei Signori, dalle Arche Scaligere alle chiese di San Zeno, San Fermo e Sant’Anastasia, con un percorso a tappe si ripercorre l’eredità culturale lasciata dal poeta, grazie alla mostra (diffusa) “Dante a Verona: storie e luoghi della città”. Il percorso e le tappe saranno raccontati e organizzati in una mappa, fruibile sia in forma cartacea che virtuale (tramite app dedicata), per guidare il visitatore in un immaginario viaggio spazio-temporale tra i luoghi cari al poeta.
Sono tante le iniziative in programma nella città veneta, che a partire dalla prossima primavera ospiterà anche le mostre “Dante e Shakespeare: il mito di Verona”, alla GAM e “L’Inferno”, una raccolta di 75 incisioni che l’artista americano Michael Mazur ha realizzato ispirandosi ai Canti dell’Inferno, in esposizione a Castelvecchio. Tra i progetti di restauro, il più atteso è quello del Dante di Ugo Zannoni, la scultura del 1865 in Piazza dei Signori.
Ancora, per studiosi e appassionati, avrà luogo in città dal 17 al 22 maggio il convegno culturale “Con altra voce omai, con altro vello. Dante tra antico e moderno”, che coinvolgerà i massimi dantisti da tutto il mondo. L’evento è Promosso dall’Università di Verona, in collaborazione la Normale di Pisa, la Columbia University e l’University of Notre Dame, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Accademia Ambrosiana.
A Firenze, capitale delle celebrazioni, nascerà invece il “Museo della lingua italiana”. I lavori cominceranno in occasione del settimo centenario dalla morte del padre della lingua italiana: è grazie a opere come “La Divina Commedia” e “Il De Vulgari Eloquentia”, infatti, che il fiorentino dantesco ha potuto svilupparsi e diventare la base dell’italiano attuale.
Un investimento di 4,5 milioni di euro, per il progetto che sorgerà a Santa Maria Novella e che sarà anticipato da una mostra, organizzata dall’Accademia della Crusca. Sarà «un museo proiettato sul futuro, che conserva la memoria storica, ma che anche attraverso le nuove tecnologie consentirà di essere accessibile, didattico, adatto ai ragazzi e agli studiosi, grazie a un comitato scientifico di alto livello» ha commentato Dario Franceschini in occasione della conferenza stampa di annuncio.
Le Gallerie degli Uffizi, oltre a realizzare una mostra a Poppi e una a Castagno, inaugureranno a marzo 2021 una monografica sull’artista Giuseppe Penone, il cui cuore sarà proprio un’opera di ispirazione dantesca creata per l’occasione «un tessile lungo 15 metri che trae spunto dal un brano nel Paradiso, in cui Dante Alighieri vede un albero rovesciato, con le radici in alto, che prende la saggezza del cielo per portarla sulla Terra» ha annunciato il direttore degli Uffizi, Eike Dieter Schmidt. La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, invece, ha in programma una lettura integrale della Commedia al Teatro Goldoni in venti serate.
Promossa dal Comune l’iniziativa “Nel nome di Dante”, una serie di eventi realizzati dell’Associazione degli italianisti insieme alla Società Dantesca, Società Dante Alighieri e Società italiana viaggiatori, che comprenderà un’esposizione a Palazzo Strozzi dell’artista britannico Tom Phillips e “In cammino con Dante”, un viaggio a piedi tra Firenze e Ravenna.
E proprio nella città che è stata per il poeta l’“ultimo rifugio” avrà luogo la kermesse “Viva Dante”. Il Comune di Ravenna, l’Assessorato alla cultura e il MAR – Museo d’Arte di Ravenna, per l’occasione, hanno programmato l’iniziativa “Dante. Gli occhi e la mente”: tre mostre, ospitate presso la Biblioteca Classense, la chiesa di San Romualdo e il MAR, che indagheranno la figura di Alighieri da diverse prospettive.
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