Al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia si valorizza l’architettura attraverso il design. Fino al 4 ottobre verrà ospitato il progetto internazionale RoGUILTLESSPLASTIC, a cura di Rossana Orlandi
Testimone dello splendore della Milano romanica e medievale, il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci vede “rifiorire” i suoi chiostri con la valorizzazione della parte archeologica e dei giardini. Grazie al contributo del Comune di Milano e della Regione Lombardia i chiostri, aperti al pubblico da oggi 29 settembre, rivivranno una seconda vita tra design e installazioni.
Fino al 4 ottobre verrà ospitato il progetto internazionale per il riciclo della plastica RoGUILTLESSPLASTIC, a cura di Rossana Orlandi, allestito in occasione della Milano Design City. Un evento fortemente voluto dal Comune (specialmente dopo la rinuncia al Fuorisalone) e nato dalla collaborazione con i più importanti protagonisti del mondo della creatività. Il progetto si sviluppa attorno a due iniziative, dedicate alla responsabilità sociale del design. “We Are Nature”, è un’esposizione in cui le opere sono create in armonia con la convivenza tra uomo e pianeta e nel rispetto della natura. È un premio internazionale, invece, “RO Plastic Prize 2020” che espone opere dedicate ai temi del riuso e del riciclo della plastica.
Rossana Orlandi, insieme a designer, artisti, creatori e ricercatori, ha arredato per l’occasione e in maniera totalmente inedita, i chiostri del monastero cinquecentesco. «In questi mesi, nonostante l’emergenza sanitaria e la chiusura al pubblico, abbiamo continuato a lavorare su diversi fronti, portando a compimento investimenti patrimoniali migliorativi sull’immobile che ospita la sede del Museo (coperture e facciate delle Cavallerizze e del Museo), sulle aree esterne, sulla sicurezza delle infrastrutture, sugli impianti e sui servizi», ha spiegato il direttore generale del Museo, Fiorenzo Galli.
Affacciati su due ampi giardini, i chiostri del Museo – insieme ai loggiati e ai giardini dell’edificio Monumentale – sono stati oggetto di interventi di riqualificazione e rivalorizzazione. «I chiostri cinquecenteschi tornano quindi a comporre parte del patrimonio storico milanese e lombardo. E non è una contraddizione che questo luogo di scienza abbia in realtà un cuore così spirituale e artistico: lo stesso Leonardo da Vinci, al quale è intitolato il museo, arti e scienze non sono separate, ma in continua osmosi e reciproco scambio. Il fatto che i chiostri riaprano al pubblico all’insegna del design conferma questa lezione» afferma l’assessore autonomia e cultura della Regione Lombardia Stefano Bruno Galli.
L’intervento ha incluso anche l’installazione di colonnine attrezzate che renderanno fruibili i loggiati per l’organizzazione di esposizioni, conferenze ed eventi anche in modalità digitale o ibrida. I grandi spazi coperti e naturalmente areati diventeranno il luogo ideale per collegamenti e talk in totale sicurezza, valorizzando il cuore storico del Museo e le iconiche opere in esso custodite come il sottomarino Toti, il transatlantico Biancamano e il razzo Vega.
«Il Museo della Scienza non rappresenta una semplice location per RoGUILTLESSPLASTIC, ne è parte integrante. Dove se non qui, in questo luogo dove tutto parla di progettazione, di ricerca per migliorare la qualità della vita? Per me è un luogo incredibile, ogni volta trovo qualcosa per cui meravigliarmi» ha commentato la gallerista Orlandi.
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In copertina: i nuovi chiostri © Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci