Sport e relax in armonia con l’ambiente. La declinazione italiana del “Forest bathing”
Dai boschi alpini ai meleti bio, passando per il glamping: ecco alcune tappe italiane in cui poter stabilire un autentico contatto con la natura. E secondo gli esperti bastano soltanto quattro ore al giorno nel bosco per tre giorni consecutivi, alternando passeggiate a soste lungo i sentieri, per produrre effetti sulla salute che permangono a lungo nel tempo.
I benefici della natura su corpo e mente sono ormai noti, ma solo da qualche tempo si parla di “Forest bathing”, una pratica nata in Giappone all’inizio degli anni Ottanta che incoraggia un contatto profondo con gli elementi naturali per ridurre lo stress.
Lo Shinrin-yoku, letteralmente “trarre giovamento dall’atmosfera dei boschi”, permette attraverso il coinvolgimento dei 5 sensi una totale connessione con l’ambiente, innescando un immediato senso di relax e pace.
I vantaggi di questa immersione nella natura sono davvero molteplici: agisce sul sistema nervoso e immunitario, regola il battito cardiaco e migliora l’umore, favorendo l’abbassamento del cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”.
Dal Trentino al Molise, passando per Campania e Umbria, sono molte le regioni italiane dove si può godere del paesaggio, in modo chic e originale.
Un percorso all’insegna del gusto e dell’olfatto quello che propone Borgotufi, borgo storico di Castel del Giudice (Isernia), dove le vette dell’Alto Molise incontrano i paesaggi d’Abruzzo. Borgotufi è un borgo nel borgo, un albergo diffuso, che recupera le antiche abitazioni in pietra locale e legno, affacciate sui boschi, adattandole ad alloggi turistici indipendenti tra loro, in un luogo ricco di biodiversità. Numerosi i sentieri che partono proprio dal borgo, seguendo il corso dei fiumi Sagro e Molinaro, ma anche la possibilità di inebriare i sensi grazie ai fiori e ai profumi del meleto biologico Melise, i cui frutti diventano ingredienti dei piatti d’autore del ristorante “Il Tartufo”.
È forest bathing anche quello che si vive nel glamping Laghi Nabi, prima oasi naturale della Campania nata dalla rigenerazione ambientale di ex cave di sabbia nel Litorale Domizio (Caserta), e l’esperienza inizia già dal risveglio: qui, dove natura e architettura convivono armonicamente, ogni attività è pensata per rimanere in contatto con l’ambiente. Che sia una sessione di yoga, una passeggiata o una lezione di equitazione, le possibilità di riconnettersi con il paesaggio sono molteplici e per tutti i gusti.
Alberi di quercia e cerro secolari convivono con ulivi, pini e salici nell’ampia tenuta – 250 ettari in totale – del Castello di Petroia (Perugia). Completamente avvolto dalla natura, il maestoso castello si erge sulla strada che porta da Gubbio a Perugia, con percorsi ricavati da antichi cammini rurali. Si tratta di oltre 10 km di sentieri che si ricongiungono anche al Sentiero Francescano della Pace e si spingono all’interno di una foresta che ospita circa 6mila diverse specie di piante.
Indirizzi anche in alta montagna tra piante di pino mugo, abete rosso, larice ed un ricco sottobosco di mirtilli e rododendri.
Il Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies è l’ideale per una full immersion tra i paesaggi delle Dolomiti. Come campo base si può optare per un soggiorno presso il pluripremiato Excelsior Dolomites Life Resort & Lodge di San Vigilio di Marebbe (Bolzano): pascoli alpini punteggiati da specchi d’acqua e ruscelli si trovano letteralmente a un passo dal resort, indicato da Wanderhotels tra i migliori hotel alpini per le escursioni. La struttura strizza l’occhio anche agli ospiti più dinamici, grazie al riconoscimento di Active Hotel Award ottenuto lo scorso anno nella categoria “sport di montagna”.
Sempre per gli amanti dell’alta quota, ci sono i percorsi della salute della Valle Aurina, con oltre 80 cime sopra i tremila metri affacciate sulla valle sottostante. Sabrina Innerhofer, guida escursionistica dell’Alpenplace Luxury Hideaway & Spa Retreat – a San Giovanni (Bolzano) – accompagna gli ospiti in speciali esperienze di forest bathing, partendo da Rio Bianco e conducendoli nei boschi: dapprima i visitatori imparano a riconoscere il tarassaco, l’achillea e il timo selvatico sul sentiero delle erbe, per imparare come utilizzarle in cucina e per trattamenti estetici. Poi, si incomincia con una dolce attività fisica, svolgendo esercizi di respirazione tra le essenze della natura. Infine, si rimane a piedi nudi, a contatto con la terra e con l’acqua, in un percorso kneipp tutto naturale.
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