Da Facebook a Pinterest, le piattaforme digitali danno una risposta al cambiamento dei comportamenti
Aiutare i commercianti e le piccole e medie imprese ad incrementare le proprie vendite. È questa la sfida che vede protagonisti i principali social network e che passa attraverso il lancio di una serie di nuove piattaforme e funzionalità semplici da usare. Il boom delle vendite online nella fase di lockdown se da un lato ha mostrato appieno i benefici dell’e-commerce per chi era già organizzato dall’altro ha spinto molti a valutare l’apertura di una vetrina online. Un’opportunità importante soprattutto per i piccoli retailer ma anche per gli artigiani del made in Italy e il mondo del food che ha visto aumentare vertiginosamente la domanda online a seguito delle restrizioni imposte dal Coronavirus.
È attraverso i social che si giocherà la partita più importante considerati i numerosi utenti, tant’è che già si parla di “social commerce” come trend mondiale.
Facebook ha battezzato di recente “Shops”, una piattaforma disponibile sul social network che permette in pochi click di dotarsi di una vetrina online attraverso cui creare cataloghi virtuali. E negli Stati Uniti è anche possibile completare via social le transizioni, funzionalità che Mark Zuckerberg si prepara a lanciare anche in altri Paesi. Fra le funzionalità disponibili anche la possibilità di mettersi in contatto con il negozio attraverso WhatsApp, Messenger o Instagram Direct. E con il “Live Shopping” è possibile anche acquistare prodotti attraverso le presentazioni video, alla stregua delle televendite. Facebook sta inoltre testando il collegamento con alcuni programmi fedeltà per consentire agli utenti di essere informati su sconti e promozioni.
Le vendite online della “galassia” Zuckerberg vedono protagonista anche Instragram con la nuova funzionalità Shopping disponibile dal 9 luglio. Piccole aziende ma anche creator e influencer potranno vendere prodotti direttamente online.
Anche Pinterest, il social di foto, immagini e video, ha implementato diverse nuove funzionalità legate allo shopping online. A maggio è stata annunciata una partnership con Shopify che consente a oltre un milione di merchant iscritti alla piattaforma di caricare i propri cataloghi e trasformare i prodotti in “Pin” acquistabili. Il tutto attraverso l’aggiornamento automatico quotidiano dei prodotti e un’interfaccia per l’acquisto di annunci.
PayPal è l’altra big company del web che ha deciso di darsi all’e-commerce: è sufficiente accedere alla propria dashboard per creare un’inserzione che si potrà condividere attraverso i social network e via chat. Gli utenti interessati non dovranno far altro che cliccare sul link e procedere all’acquisto.
Il fenomeno del social commerce sta già sortendo la nascita di startup dedicate. Antesignana l’italiana Worldz tenuta a battesimo nel 2016 dal 28enne Joshua Priore, tra i 100 Under 30 nella classifica 2018 di Forbes. Grazie a un algoritmo proprietario, Worldz riesce a calcolare in modo quali-quantitativo il valore economico della popolarità social di un utente che a quel punto può essere ingaggiato come “ambassador” da un brand per incrementare le potenzialità di vendita di singoli prodotti. Tra gli e-commerce partner ci sono già Breil, Hip Hop Watches e Caffè Vergnano.
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