Un podcast, una call per artisti e un progetto partecipativo per raccontare la città e la sua laguna durante la pandemia
«Oggi dobbiamo trovare altre soluzioni perché non possiamo aggregarci, ma anche quando finirà, e durante questo momento, l’intento è sempre di stare insieme e aggregarci nelle idee, per cercare soluzioni positive e differenti nel futuro per Venezia». Così Markus Reymann, direttore di TBA21-Academy e di Ocean Space, polo multidisciplinare dedicato alla sensibilizzazione delle tematiche oceaniche con sede nella Chiesa di San Lorenzo a Venezia, riguardo alle diverse iniziative digitali lanciate in una conferenza stampa tenutasi rigorosamente in videoconferenza dal capoluogo veneto.
Ponte de la Pazienza. Foto: Francisca Gigante
Un progetto, chiamato La città riflessa, nato per continuare a tenere alta l’attenzione sulle tematiche della sostenibilità e delle condizioni dell’ambiente marino e lagunare in un momento di particolare crisi e fragilità per il territorio veneziano, già colpito dall’acqua granda nel 2019 e ora dagli effetti della pandemia. Quella stessa emergenza sanitaria che ha costretto Ocean Space a posticipare al 20 maggio l’apertura della mostra Territorial Agency: Oceans in Transformation, curata da Daniela Zyman, e la cui inaugurazione, ha spiegato Reymann, avverrà anch’essa in digitale.
Si tratta di trovare una modalità per prestare ascolto gli uni agli altri
Enrico Bettinello
Al via da oggi invece le tre iniziative che compongono La città riflessa e che, come ha spiegato Alice Ongaro Sartori di Ocean Space, si rivolgeranno sia alla comunità artistica che ai comuni cittadini che vorranno contribuire alla narrazione di Venezia durante la pandemia e a lanciare dei messaggi per il futuro della città. Si inizia con il podcast Nowtilus. Storie da una laguna urbana del 21esimo secolo, una serie di otto episodi condotti da Enrico Bettinello che saranno rilasciati ogni due settimane a partire da oggi, 24 aprile.
«Si tratta di trovare una modalità per prestare ascolto gli uni agli altri, non solo alle storie di Venezia, ma anche alla vita quotidiana dei veneziani, che spesso sono schiacciati dai luoghi comuni e dalle grandi tematiche di cui si usa parlare – commenta Bettinello –. Fondamentalmente quello che è importante è iniziare a mappare con questo nostro Nowtilus l’umanità di queste persone, che ci danno gli spunti per pensare e re-immaginare il rapporto tra città e laguna in modo ampio».
Il podcast includerà una serie di interviste a scrittori, scienziati, artisti e ricercatori. Primo ospite il noto scrittore veneziano Tiziano Scarpa, «con una riflessione su come si narrano Venezia e i veneziani». Tra gli altri protagonisti, Sara Marini, docente all’università Iuav che parlerà di architettura e urbanismo, gli artisti Nicola di Croce e Mariateresa Sartori sul rapporto tra persone e spazi pubblici e ancora gli scienziati Luigi Cavaleri, Fabiana Corami e Beatrice Rosso sull’ecosistema lagunare.
Ocean Space, Chiesa di San Lorenzo, Foto: Enrico Fiorese
Sul fronte arte è stata lanciata la call all’azione Cara Venezia, rivolta ad artisti che già collaborano con TBA21-Academy e ai quali verrà chiesto di inviare dei messaggi di vicinanza e di affetto alla città sotto forma di testi, immagini o audio. I contributi verranno successivamente condivisi sui social e sulla piattaforma di Ocean Space a partire dal 1° maggio.
Infine, Altra Marea. Pensieri ed emozioni al tempo del Coronavirus a Venezia è il terzo progetto di La città riflessa che vuole coinvolgere direttamente gli abitanti di Venezia, raccogliendo i loro pensieri, emozioni e sensazioni durante questo periodo di quarantena forzata. Ai partecipanti verrà chiesto di rispondere a una serie di domande, alcune più chiuse ed altre più aperte, inviando le proprie risposte in formato video o testo breve entro il 15 giugno 2020.
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