Quattro giorni di spettacoli, laboratori, incontri e lezioni di yoga per la XIV edizione di “Torino Spiritualità”
Quattro giorni di incontri, dialoghi, letture, spettacoli teatrali, laboratori per bambini e, novità di quest’anno, lezioni gratuite di yoga. Dal 26 al 30 settembre il capoluogo piemontese ospita la XIV edizione di Torino Spiritualità, kermesse culturale a cura del Circolo dei Lettori.
In calendario «un programma di ampio respiro – ha sottolineato durante la presentazione Massimo Bray, neo presidente del Circolo che recentemente è subentrato nel ruolo prima ricoperto da Luca Beatrice –, un lavoro che sicuramente aprirà strade di riflessione».
Tema scelto per l’edizione 2018: Preferisco di no; un omaggio al Bartebly di Herman Melville, al quale però, precisa Armando Buonaiuto, curatore della manifestazione, «abbiamo tolto il condizionale, per avere un’affermazione più concisa, di mitezza inespugnabile». Un no che va letto come una vera resistenza «all’indifferenza, alla violenza, a tutto quello che torce umano, all’idea che la realtà è così com’è. Un “no” che esprime il proprio dissenso contro l’opacità dei tempi», sottolinea ancora.
Sono la gentilezza e la garbatezza di questo “no”, fermo ma gentile, risoluto ma costruttivo, le vere protagoniste del festival.
Saper dir no con gentilezza è un aspetto fondamentale del nostro essere esseri umani. È un gesto di coraggio e di coerenza con noi stessi
Antonella Parigi, assessore regionale alla cultura
Un’edizione «molto regionale», ha aggiunto Parigi, che si allarga ad Alba, Novara e Verbania, nella quale «Torino non è in alterità agli altri territori, ma è lo specchio del Piemonte».
Ecco allora che questa negazione-affermazione trova varie declinazioni, cinque per l’esattezza, all’interno del programma: dal no della religione – che vedrà gli interventi, tra gli altri, di Andrea Riccardi, Massimo Recalcati, Enzo Bianchi, Vito Mancuso –, al no del diavolo, «il no più tonante» l’ha definito Buonaiuto, che avrà come protagonisti l’eclettico Alessandro Bergonzoni, don Patrizio Scquizzato, lo scrittore Ermanno Cavazzoni.
Tra le «Storie di vita non allineate», percorso dedicato ai dissidenti, ai disobbedienti, agli eretici che non hanno «più voluto tornare indietro dopo il no ricevuto» e affidato al guest curator Marco Belpoliti, troveremo il musicista Giovanni Lindo Ferretti, mons. Paul Hinder, vescovo in Arabia dal 2003 e Francesco Guccini, oltre ad Amira Haas, nota firma di Internazionale.
Non potevano mancare i «Ribelli nei libri», gli scrittori dei romanzi indimenticabili, come Charles Bukowski, il cui Post Office sarà portato in scena al Teatro Carignano, e la lezione-spettacolo di Pierangelo Buttafuoco su Cyrano de Bergerac. Infine, il tema del vivere odierno, ma sempre vissuto nella prospettiva del ‘no’, con il biblista Alberto Maggi e don Luigi Verdi, fondatore della Comunità di Romena.
In questa carrellata di no c’è spazio anche per quello più assoluto nella sua negazione di Dio, il «Non credo proprio!», sulla possibilità di una spiritualità atea, con Francesco Remotti e Maria Livia Turchetto.
Si inizia mercoledì 26 settembre alle 18.30 nella Chiesa di San Filippo Neri con la lectio di Asha Philipps, autrice del best-seller internazionale I no che aiutano a crescere (Feltrinelli), che parlerà de Il “no” che unisce. Secondo grande protagonista, Gino Strada, storico fondatore di Emergency, i cui ripetuti ‘no’ alla violenza hanno fatto spesso appello alle coscienze, che al Teatro Carignano alle ore 21.00 terrà un incontro dal titolo Verso una nuova resistenza.
Yoga per tutti, attività e laboratori per bambini e le camminate spirituali, che si terranno nei due fine settimana precedenti il festival e che guideranno gli escursionisti alla scoperta di storie di resistenza al male.
Tutti gli eventi sono gratuiti salvo dove diversamente indicato. Per tutte le informazioni, per il programma completo e per prenotazioni www.torinospiritualita.org
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