Fino al 15 giugno l’esposizione con Bonaveri che omaggia il savoir-fare artigianale italiano
Il meglio della maestria artigianale e del savoir-faire italiano nel campo della moda è in mostra in questi giorni a Palazzo Pucci a Firenze. “Bonaveri, a fan of Pucci” è il titolo dell’esposizione, allestita dal 12 al 15 giugno 2018, nata dalla collaborazione tra due storici brand del made in Italy, la maison fiorentina fondata dal marchese Emilio Pucci e l’azienda emiliana Bonaveri, che ogni anno produce oltre 20mila pezzi, tra busti e manichini, per i maggiori brand al mondo.
Un inedito percorso di suggestioni visive, realizzato in occasione di Pitti Immagine Uomo, e progettato da Emma Davidge, Creative Director di Chameleon Visual.
Un viaggio dove il manichino diventa protagonista e narratore dell’universo estetico dello stilista Emilio Pucci, esaltandone la forza del linguaggio visivo.
In mostra oltre 100 mannequin, 31 busti, abiti, figure, accessori, creati e decorati con 609 metri di tessuto e 360 kg di vernice. Oggetti e installazioni che legano le due aziende in un unico racconto che si articola sui due piani dello storico palazzo fiorentino.
Il cortile centrale accoglie il visitatore all’ingresso, dove si trovano una serie di coloratissimi manichini d’archivio degli anni ’70, al centro dei quali troneggia un modello gigante di 6 metri d’altezza.
Spostandoci all’interno, al piano terra, un tempo sede degli atelier dell’azienda di Pucci, il percorso si snoda tra la Sala del Taglio, la Sala del Cucito e il Laboratorio di Decorazione, dove gli abili artigiani della Bonaveri, svelano i segreti del savoir-fare artigianale, mettendo in mostra il loro lavoro.
Il connubio tra storia e innovazione è profondamente radicato nella cultura fiorentina ed è per questo che abbiamo deciso di celebrare la storia dei nostri marchi in un modo dirompente e inatteso, con il quale abbiamo dato vita ai migliori segreti di Pucci.
Laudomia Pucci, figlia dello stilista e Ad dell’azienda
Tra gli allestimenti che lasciano a bocca aperta c’è sicuramente quello scelto per la galleria del palazzo, dove su un lungo tappetto turchese sono stati posizionati, come fossero spettatori di una passerella, 57 manichini realizzati nei 31 colori pantone utilizzati da Pucci per le sue creazioni.
I mannequin non sono più soltanto strumento per mostrare abiti, ma divengono essi stessi dei mezzi di racconto del dna Pucci, indossando un variegato mondo di accessori, borse, occhiali, bijoux, foulards, scarpe e cappelli, provenienti dagli archivi della maison.
Dopo aver attraversato la galleria si approda nel Salone Balcone, dove il colore lascia spazio alla stampa in bianco e nero, con un’installazione che mette in scena “il senso di libertà e leggerezza – raccontano dall’azienda fiorentina – che Emilio Pucci desiderava per le donne che sceglievano le sue creazioni. Movimento e fluidità giocano in maniera ironica grazie a due ventilatori che animano un caftano da sera nell’installazione che dà il nome all’intera esposizione, Bonaveri, a fan of Pucci”, giocando sulla parola fan, che significa “ammiratore” ma anche “ventilatore” in inglese.
La mostra è un’occasione per riflettere sul capitale di competenze artigianali che alimentano il made in Italy.
Andrea Bonaveri, Ad di Bonaveri
Il viaggio tra le diverse sale del palazzo termina con una visita alla stanza che ospitava lo studio di Pucci, dove sono esposti effetti personali tra cui oggetti, disegni e schizzi.
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